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Mafia

Gratteri: "Riina era un folle, un feroce criminale e un pazzo stupido"

Il magistrato, capo procuratore della Repubblica di Catanzaro, ha spiegato la fine del dominio di Cosa Nostra

"Cosa Nostra non ha intercettato il business della cocaina perchè agli inizi degli anni ’90 la guerra interna l’hanno vinta i Corleonesi". A spiegare come la ‘Ndrangheta sia diventata più potente di Cosa Nostra non è uomo qualunque, ma il magistrato Nicola Grattesi. Il capo procuratore della Repubblica di Catanzaro negli scorsi giorni ha spiegato: "Riina era un folle, feroce criminale, un pazzo stupido. Fino a quel momento le mafie hanno sempre cercato accordi con gli uomini delle istituzioni. Lui invece pensava di poter dettare l’agenda allo Stato, iniziando lo scontro diretto. Lo Stato è stato costretto a difendersi e reagire. Quindi ha mandato in Sicilia di tutto e di più, perché c’era questa guerra ed era in discussione l’esistenza stessa dello Stato. Nel contempo c’erano dei mutamenti sociali".

Nicola Gratteri-3-2Gratteri, in un convegno in Toscana, ha ricordato il business iniziale delle cosche calabresi che sono riuscite ad arricchirsi con i sequestri di persona. "La ‘Ndrangheta aveva portato a segno centinaia di sequestrati in Calabria, Lombardia, Piemonte, in parte del Veneto e in dell’Emilia Romagna. Ogni sequestro rendeva almeno un miliardo di lire. Capisco che c’è una domanda di cocaina e manda dei broker in Colombia, Bolivia, Perù. Persone vivono lì per comprare cocaina al prezzo più basso. La ‘Ndrangheta è l’unica che nella foresta Amazzonica riesce ad acquistare la cocaina a mille euro al chilo".

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