Estorsioni a tappeto e droga, così i boss mafiosi controllavano Carini: 9 arresti
L'operazione è stata messa a segno dai poliziotti della squadra mobile. In manette capi e gregari, accusati di associazione mafiosa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini spaccio
Blitz antimafia stamani a Carini. I poliziotti della squadra mobile palermitana, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip presso il tribunale di Palermo, hanno arrestato i presunti boss e gregari della famiglia mafiosa che controlla il popoloso paese alle porte del capoluogo.
In manette nove persone: Vincenzo Passafiume (69 anni), Salvatore Amato (68 anni), Antonino Vaccarella (39 anni), Salvatore Lo Bianco (25 anni), Giuseppe Daricca (29 anni), Giuseppe Patti (45 anni). Sono stati raggiunti dall'ordinanza in carcere Antonino Di Maggio (55 anni), Fabio Daricca e Alessandro Bono.
Il permesso per lavorare, gli affari coi narcos: Carini tenuta sotto scacco dai boss
"Fagli sapere se può mettersi a lavorare", così parlano i boss | Video
Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini spaccio. Le indagini sono coordinate dalla Dda di Palermo.
Ruperti: "Nessun aiuto dai commercianti taglieggiati" | Video
Salvini: "Lo Stato c'è"
Secondo quanto emerso "gli uomini della famiglia di Carini controllavano in modo capillare il territorio di riferimento, con la sistematica sottoposizione a estorsione degli operatori economici della zona che, prima di intraprendere qualsiasi attività, dovevano, inoltre, ottenere una sorta di autorizzazione preventiva da parte della famiglia".