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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

Le mille identità del superboss: nel covo di Messina Denaro trovati altri documenti contraffatti

Non solo Andrea Bonafede. Tra le carte del capomafia, gli inquirenti hanno trovato anche carte d'identità coi nomi e i dati di persone realmente esistenti. Diverse sono le foto tessera presenti nel nascondiglio del padrino di Castelvetrano

Il boss Matteo Messina Denaro avrebbe utilizzato negli anni le generalità di diversi fiancheggiatori. Lo sospettano gli inquirenti che nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, come riporta l'Ansa.it, tra le carte del capomafia hanno trovato documenti di identità contraffatti coi nomi e i dati di persone realmente esistenti.

Non è ancora chiaro se i documenti siano stati contraffati dallo stesso capomafia o se qualcuno glieli abbia forniti precompilati e lui abbia soltanto apposto la sua foto. Diverse peraltro sono le foto tessera trovate al padrino di Castelvetrano.

Prima di assumere l'identità del geometra Bonafede, utilizzata a partire almeno dal 2020, quando venne operato di cancro all'ospedale di Mazara del Vallo e utilizzò il codice fiscale e la carta di identità del suo complice, il boss avrebbe dunque fatto uso dei documenti di altre persone. E con le generalità di altri favoreggiatori avrebbe viaggiato e concluso affari. Piste che gli inquirenti, che stanno tentando di andare a ritroso per ricostruite la latitanza del capomafia, ora approfondiranno. 

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