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Mafia San Giuseppe Jato

Coronavirus, è morto il boss Totò Genovese: killer spietato e padrino di Cosa nostra

Fedelissimo di Riina, di Giovanni Brusca e poi di Bernardo Provenzano, parente ed amico di pentiti ed ex pentiti, si è spento all'età di 77 anni a Milano. Era stato arrestato nel 2000 dalla Dia

Vent'anni fa era stato arrestato dalla Dia. Salvatore "Totò" Genovese, di San Giuseppe Jato, definito un killer spietato, condannato all'ergastolo, è morto a Milano in ospedale per complicanze da Covid. Fedelissimo di Totò Riina, di Giovanni Brusca e poi di Bernardo Provenzano, parente ed amico di pentiti ed ex pentiti, si è spento all'età di 77 anni.

Fino al momento del suo arresto aveva sempre saputo barcamenarsi nelle complicate e ingarbugliate situazioni mafiose di San Giuseppe Jato. Era rinchiuso nel carcere Opera di Milano. La salma tornerà a San Giuseppe Jato nei prossimi giorni. 

Il boss era stato arrestato dalla Dia nel 2000. Gli agenti gli avevano teso una trappola, sorprendendolo in un casolare nelle campagne jatine. Quando gli uomini della Direzione investigativa antimafia fecero irruzione nel suo covo, Genovese non oppose resistenza. Agli investigatori disse che sarebbe stato meglio se si fosse suicidato "piuttosto che finire il resto dei giorni in galera".

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