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Mafia Corleone

Consiglio comunale di Corleone allontana Salvuccio Riina: "Non ti vogliamo qua, vattene"

Approvato un ordine del giorno sul figlio del boss che è tornato a vivere in paese da poche settimane: "Non ha mai preso ufficialmente le distanze da Cosa nostra"

Il consiglio comunale di Corleone ha approvato ieri pomeriggio un ordine del giorno, presentato dal sindaco Nicolò Nicolosi e dalla giunta, con cui "si auspica l’allontanamento del figlio di Totò Riina dalla città, Giuseppe Salvatore Riina, rientrato a Corleone lo scorso 4 aprile dopo una lunga assenza, prima per detenzione e poi per altri motivi". Tra le motivazioni della richiesta, il fatto che "Salvuccio Riina non ha mai preso ufficialmente le distanze da Cosa nostra".

“Con l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, vogliamo nuovamente lanciare un messaggio forte e chiaro - afferma il sindaco - Corleone vuole smarcarsi definitivamente da un passato di mafia e malaffare, anche allontanando concittadini sgraditi, come Salvuccio Riina che non ha mai preso le distanze dalle azioni spregevoli del padre Totò".

"Il danno d’immagine che la famiglia Riina ha provocato alla città è grave e difficile da recuperare. Per fortuna c'è tanta gente che si adopera ogni giorno per il riscatto di Corleone, con il prezioso contributo delle forze dell'ordine, della scuola e della gran parte dei cittadini onesti. Il rispetto delle regole, le buone pratiche amministrative, gli spazi di libertà conquistati, sono ormai patrimonio della comunità corleonese che non vogliamo possano essere compressi da presenze indesiderate. Ed è per questo che, sicuri di interpretare il desiderio di gran parte della cittadinanza, chiediamo il suo celere allontanamento da Corleone”.

Cgil Palermo: "Un atto politico rilevante, Prefettura e Questura intervengano" 

“E’ un atto politico importante, l’ordine del giorno presentato dal sindaco di Corleone Nicolosi e dalla giunta, approvato all’unanimità dal consiglio comunale, in cui si auspica l’allontanamento dalla città del figlio di Totò Riina, Giuseppe Salvatore Riina, rientrato in paese lo scorso 4 aprile, tre mesi dopo l’arresto di Messina Denaro, che non si è mai dissociato da Cosa Nostra”. A dichiararlo sono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il responsabile del dipartimento Legalità Cgil Palermo Rosario Rappa e la responsabile della Camera del Lavoro di Corleone Caterina Pollichino.

“Un fatto rilevante, auspichiamo adesso che venga dato un seguito a questa richiesta da parte delle autorità preposte. Chiediamo che il prefetto e il questore intervengano per cogliere questo grido di preoccupazione che sale da un’intera comunità - aggiungono Ridulfo, Rappa e Pollichino – Un  provvedimento certamente condiviso dalla Corleone seria e perbene. Auspichiamo che posizioni chiare e coerenti di questo tipo vengano espresse sempre, anche quando si tratta di incrociare politici condannati per mafia. E questo vale sia a Palermo che a Corleone”.

fonte Adnkronos

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