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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Brancaccio

"I campetti sono gestiti dalla mafia", confisca per l'impianto Eurocalcetto

Si tratta dell'Eurocalcetto. Riconducibile a Salvatore Buffa, esponente della famiglia mafiosa di Brancaccio, arrestato nel 2002 e condannato nel 2008, con sentenza divenuta definitiva, a tre anni di reclusione. I sigilli sono scattati per beni dal valore complessivo di 4 milioni

Anche i campi di calcetto tra le attività gestite dalla mafia. Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo ha sequestrato l'associazione sportiva "Eurocalcetto", che gestisce campi di calcio a 5 e due conti correnti bancari, per un valore complessivo di circa quattro milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento di confisca emesso dal tribunale - sezione misure di prevenzione.

I beni sono stati confiscati a Salvatore Buffa, appartenente alla famiglia mafiosa di Brancaccio arrestato nel 2002 per i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione e condannato nel 2008, con sentenza divenuta definitiva, a  tre anni di reclusione.

Il provvedimento eseguito dal Gico conclude il procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale iniziato nel 2011. I beni riconducibili a Buffa e al suo nucleo familiare, infatti, erano stati sequestrati in quanto sproporzionati rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati.

Le indagini hanno permesso di giungere alla confisca dell’impianto sportivo in viale Regione Siciliana nei pressi della rotonda di via Oreto, frutto del reimpiego di attività illecite, nonostante Buffa lo avesse fittiziamente intestato a un proprio familiare, proprio allo scopo di preservarlo da futuri provvedimenti. Proprio nei locali dell'associazione si sarebbero svolti summit mafiosi. 

LA REPLICA - "In ordine alle notizie diffuse circa l'avvenuta confisca dell'associazione sportiva "Eurocalcetto" - dicono gli avvocati Alice Vivona e Melchiorre Piscitello, nell'interesse del gestore dell'impianto sportivo - precisano che il provvedimento adottato dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo non è definitivo. Avverso questo, infatti, è già stato proposto ricorso in appello. Chi gestisce l'impianto, peraltro, si è sempre dichiarato estraneo ad ogni influenza o cointeressenza criminale, rivendicando l'effettiva e legale titolarità, nonchè gestione, insieme alle sorelle, dell'associazione. L'originaria proposta del pm ha trovato, invero, solo parzialmente accoglimento, atteso che essa riguardava un nutrito elenco di beni, dei quali solo l'"Eurocalcetto" è stato oggetto di misura ablativa non definitiva".

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