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Mafia

"Solidi legami con Cosa nostra": confiscati i beni di Francesco Paolo Sbeglia

Secondo gli inquirenti "l'intera storia imprenditoriale di Sbeglia si è svolta grazie ai rapporti stabiliti e reciprocamente vantaggiosi con la criminalità organizzata"

La sezione misure di prevenzione del Tribunale, presieduta da Giacomo Montalbano, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Geri Ferrara e ha confiscato i beni di Francesco Paolo Sbeglia. L'imprenditore edile, secondo gli inquirenti, sarebbe stato vicino a Cosa nostra. Per il collegio le due sentenze di condanna per Sbeglia, accusato di mafia e riciclaggio, hanno evidenziato che "l'intera storia imprenditoriale di Sbeglia si è svolta grazie ai rapporti stabiliti e reciprocamente vantaggiosi con la criminalità organizzata, dando luogo a una forma di pregnante contiguità". Passano al patrimonio dello Stato le seguenti società: Rekoa srl, Agricoltura e Giardinaggio sas, Domè srl, Costruire srl, Fra.Ma srl, Immobiliare Palagio srl, Cedam srl, una decina di immobili in via Albergheria e via Margherita di Savoia, confisca anche per alcuni conti correnti bancari. 


 

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