"E' affiliato alla mafia di Villabate", confiscato patrimonio di Fumuso: c'è anche una mega villa
Allo Stato passa il "tesoro" da un milione di euro riconducibile a Francesco Antonino Fumuso, 54 anni, già condannato per droga e associazione mafiosa. Sigilli a una lussuosa residenza con piscina e tre appezzamenti di terreno a Misilmeri, quattro veicoli e rapporti finanziari
Beni per un valore complessivo di un milione di euro sono stati confiscati a Francesco Antonino Fumuso, 54 anni, ritenuto affiliato alla famiglia mafiosa di Villabate. Il provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale, è stato eseguito dagli agenti della polizia. Con lo stesso provvedimento il tribunale ha applicato nei suoi confronti la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per quattro anni. I sigilli sono scattati per una villa con piscina e tre appezzamenti di terreno, tutti a Misilmeri; quattro veicoli e rapporti finanziari. Tutti beni sequestrati nel 2016.
Dal 1993 Fumuso ha riportato più condanne per reati quali associazione per delinquere, ricettazione, favoreggiamento personale e per traffico di droga. E' stato condannato nel 2012 dalla Corte di Appello di Palermo alla pena di anni dodici di reclusione "per plurime condotte di procacciamento ad altri ed acquisto di sostanze stupefacenti (del tipo cocaina e hashish) commesse nel 2006 tra Palermo, Milano e Belgrado". Nel 2013 è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palermo e successivamente condannato a otto anni di reclusione per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti in concorso. Nel 2016 è stato nuovamente arrestato nell'ambito dell'operazione "Tiro Mancino" della Mobile e nel 2020 è arrivata la condanna a sei anni e mesi otto di reclusione in ordine al reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti in concorso.
Dalla Questura definiscono Fumuso come "soggetto pericoloso in quanto appartenente alla criminalità organizzata mafiosa". Nel dicembre del 2018, nell’ambito dell’operazione "Cupola 2.0" è stato arrestato "per avere, in concorso con numerose altre persone, fatto parte di Cosa nostra e in particolare della famiglia di Villabate, alla quale è stato ritualmente affiliato nel 2017, occupandosi costantemente di attività illecite quali estorsioni in danno di imprese ed esercizi commerciali della zona nonché di traffico di sostanze stupefacenti".
L'ufficio Misure di Prevenzione patrimoniali della Questura ha condotto così mirate indagini patrimoniali nei confronti sia di Fumuso sia dei familiari "che hanno consentito di accertare una rilevante sproporzione economica tra gli acquisti mobiliari ed immobiliari effettuati ed i redditi dichiarati, la cui entità si è rilevata addirittura insufficiente a garantire anche il solo sostentamento familiare. Tale evidente incompatibilità con i redditi ha confermato l’utilizzo di risorse finanziarie di natura delittuosa per l’acquisto dei beni oggetto della confisca, tra i quali si rilevano alcuni appezzamenti di terreno, su uno dei quali è stata realizzata una lussuosa villa su più elevazioni dotata di piscina, solarium e ampi spazi verdi".