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Venerdì, 29 Marzo 2024
I retroscena

Il bunker di Messina Denaro dietro l'armadio, dentro scatole e quadri: potrebbe essere stato ripulito

La stanza blindata alla quale si accede dal fondo scorrevole del mobile è stata scoperta in un'abitazione di via Maggiore Toselli a Campobello. Appartiene all'ex consigliere comunale di Castelvetrano Errico Risalvato, sfiorato in passato da due inchieste per mafia. L'immobile è rimasto nella sua disponibilità per 48 ore dopo la cattura del boss

Diverse scatole, oggetti vari, compresi quadri e altro materiale di cui nelle prossime ore occorrerà vagliare l'utilità per le indagini su Matteo Messina Denaro. E' questo che è stato ritrovato in un piccolo bunker, ricavato in una stanza di un appartamento di via Maggiore Toselli, 34, a Campobello di Mazara, nascosto dietro a un armadio dal fondo scorrevole. Non si esclude, però, che qualcuno nelle ultime 48 ore possa averlo ripulit, facendo sparire le cose più scottanti.

Il nascondiglio è stato individuato dal Ros dei carabinieri e dal Gico della guardia di finanza, in un'abitazione che si trova a meno di un chilometro da vicolo San Vito, dove il capomafia di Castelvetrano ha trascorso gli ultimi mesi della sua latitanza. Sul posto è andato anche il procuratore aggiunto Paolo Guido, che coordina le indagini.

La casa appartiene ad Errico Risalvato, ex consigliere comunale di Castelvetrano, sfiorato due volte da indagini di mafia e sempre scagionato. L'uomo è inoltre fratello di Giovanni Risalvato, condannato a 14 anni per mafia e ora libero, imprenditore edile. L'appartamento è rimasto nella sua disponibilità in tutto il tempo che è passato dalla cattura dell'ex superlatitante (avvenuta lunedì mattina alla clinica Maddalena a Palermo) e oggi pomeriggio, circa 48 ore. Da qui il sospetto che possano essere state portate via delle cose.

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