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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia Brancaccio

Pizzo, droga e scommesse clandestine tra Brancaccio e Ciaculli: chiusa l'inchiesta per 42

Gli indagati sono tutti coinvolti nel blitz di maggio scorso con cui venne smantellato il clan. Alcuni di loro sono già sotto processo con l'abbreviato e la Procura ha chiesto pesanti condanne

Decine di estorsioni, anche con l'imposizione di operai nei cantieri edili, spaccio, armi, scommesse clandestine ed intestazione fittizia di beni. Il 17 maggio scorso in 31, tra boss e gregari dei clan di Brancaccio e Ciaculli, erano finiti in manette e adesso la Procura si appresta a chiedere il loro rinvio a giudizio: qualche giorno fa è stato infatti notificato l'avviso di conclusione delle indagini a 42 persone.

L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Bruno Brucoli e Francesca Mazzocco. Era un seguito del blitz "Stirpe", del luglio dell'anno scorso, con il quale erano stati arrestati in 16 e con cui era emerso un spaccato desolante soprattutto in relazione al pizzo: su 46 estorsioni (compresa quella di 5 euro a uno sfincionaro) tutti gli imprenditori e commercianti avevano negato di aver ricevuto richieste dalla cosca. Per questo sono a loro volta finiti sotto inchiesta per favoreggiamento.

"A Brancaccio pagano tutti e chiedono pure scusa"

Tra coloro ai quali è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini ci sono alcune persone che sono già sotto processo con l'abbreviato e per cui la Procura ha già chiesto pesanti condanne. Si tratta, per esempio, di Maurizio Di Fede (i pm hanno invocato per lui 20 anni di carcere) e di Girolamo "Jimmy" Celesia (per lui sono stati chiesti 18 anni), che in questo secondo procedimento rispondono solo di ipotesi residuali.

Nello specifico, a rischiare il processo adesso sono, oltre a Di Fede e Celesia, Antonio Lo Nigro, Girolamo Amato, Vittorio Emanuele Bruno, Ludovico Castelli, Francesco Catalano, Paolino Cavallaro, Settimo Centineo, Antonino Chiappara, Giuseppe Ciresi, Giuseppe Cottone, Antonietta De Simone, Giovanni Di Simone, Vincenzo Di Fede, Gioacchino Di Maggio, Pietro Paolo Garofalo, Sergio Giacalone, Francesco Greco, Antonino Lauricella, Ignazio Lo Monaco, Salvatore Lotà, Domenico Macaluso, Tommaso Militello, Maria Mirabella, Michele Mondino, Rosario Montalbano, Antonino Mulè, Tommaso Nicolicchia, Francesco Oliveri, Giuseppe Olivia, Onofrio Claudio Palma, Umberto Palumbo, Giuseppe Parisi, Pietro Parisi, Vincenzo Petrocciani, Emanuele Pestifilippo, Leonardo Rizzo, Cosimo Salerno, Andrea Seidita, Gaetano Terrana e Luciano Uzzo.

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