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Mafia Bagheria

A Bagheria fermi i cantieri di 3 aziende confiscate, l'appello dei dipendenti: "Fateci lavorare"

In stato di agitazione gli 80 dipendenti delle tre aziende edili del gruppo Aiello di Bagheria - la Ati Group, la Edimar e l'Ediltecnica. Secondo l'accordo tra la Cgil e gli amministratori giudiziari, gli operai dovevano tornare a lavorare in alcuni cantieri, come quello per il completamento della Villa Santa Teresa

Sono in stato di agitazione gli 80 dipendenti delle tre aziende edili del gruppo Aiello di Bagheria - la Ati Group, la Edimar e l'Ediltecnica - confiscate nel luglio 2013. Secondo l'accordo siglato il 22 gennaio scorso tra la Cgil e gli amministratori giudiziari, gli operai dovevano tornare a lavorare in alcuni cantieri, come quello per il completamento della Villa Santa Teresa, e anche per eseguire alcune commesse affidate dall'Agenzia dei beni confiscati. "Nonostante l'annuncio, a oggi nessun cantiere è operativo", denunciano i rappresentanti delle Rsa della Fillea, Giovanni Martorana, Francesco Provenzano e Santo Bologna.

Gli operai sono riuniti in assemblea al cantiere di Villa Santa Teresa. I dipendenti delle aziende confiscate a Michele Aiello sono in cig dal 29 dicembre, per 14 settimane. "Oggi l'unico ammortizzatore che chiediamo è il lavoro. Dopo due mesi di annunci e di rinvii, quasi alla fine del trimestre di cassa integrazione, i lavoratori non sono stati ancora avviati e questa situazione di immobilismo non è più sostenibile - dice Franco Macaluso, della Fillea Cgil di Palermo - . Ci rivolgiamo all'Agenzia perchè si faccia promotrice di un intervento nei confronti dell'amministratore giudiziario, per sbloccare la situazione".

Oltre a Villa Santa Teresa e al mattatoio di Partinico, l'accordo siglato prevedeva alcune opere da eseguire per conto dell'Agenzia per i beni confiscati, tra i quali la commessa in subappalto per un tratto della superstrada Bolognetta-Lercara e alcuni affidamenti in itinere: si era parlato della messa in sicurezza di un albergo confiscato nel Trapanese, del gruppo Grigoli, e dei lavori per la galleria di Segesta. "Opere rinviate tutte di settimana in settimana", accusano i lavoratori.

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