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“Pronti esplosivo e telecomando”, massima allerta per Di Matteo

Un confidente avrebbe rivelato che i boss stanno preparando un attentato nei confronti del pm della Dda di Palermo. La sicurezza attorno al magistrato è stata portata al livello uno: a proteggerlo anche le teste di cuoio

La mafia torna a minacciare il pm Nino Di Matteo, ma stavolta dalle parole si sarebbe passati ai fatti. Secondo quanto rivelato da un confidente – come riporta l’edizione odierna del Giornale di Sicilia - sarebbero pronti esplosivo e telecomando per preparare un attento nei confronti del “pm della Trattativa”. Lo stesso confidente avrebbe parlato anche di alcuni incontri tra i boss per la preparazione dell’attentato.

Per questo la sicurezza intorno al magistrato della Dda di Palermo è stata portata al livello uno: il massimo. Per proteggerlo sono stati chiamati tre carabinieri del Gruppo intervento speciale dell’Arma, le teste di cuoio. E un'auto "staffetta" che, oltre alle tre già a tutela di Di Matteo, avrà il compito di bonificare le strade prima del passaggio del magistrato.

Già a inizio aprile si scoprì che due lettere anonime erano state recapitate in procura. Il messaggio era chiaro: “Amici romani di Matteo (Messina Denaro, ndr) hanno deciso di eliminare il pm Nino Di Matteo in questo momento di confusione istituzionale, per fermare questa deriva di ingovernabilità. Cosa nostra ha dato il suo assenso, ma io non sono d’accordo”.

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