Mafia, all'asta il codice usato da Grasso nel Maxiprocesso: i fondi andranno a Libera
All'epoca ricopriva il ruolo di giudice a latere. Il denaro raccolto servirà per creare una cooperativa dell'associazione per gestire terreni confiscati al clan Arena nei Comuni calabresi di Caporizzuto e Cirò
Il codice usato dal presidente del Senato Pietro Grasso quando partecipò al Maxiprocesso di Palermo contro cosa nostra sarà messo all'asta. A ufficializzare la decisione è stato proprio il presidente di Palazzo Madama, che all'epoca ricopriva il ruolo di giudice a latere.
"Ho consegnato a don Luigi Ciotti - si legge sulla pagina Facebook - il Codice Penale che mi accompagnò per tutto il tempo in cui fui giudice a latere nel Maxiprocesso contro Cosa nostra. Molti ricordi sono legati a questo Codice ma sono davvero felice di donarlo per una bellissima causa: sabato 4 luglio, alle 17 in Piazza Roma a Senigallia, sarà infatti messo all'asta per Libera, un evento che si svolgerà nell'ambito del CaterRaduno 2015, la festa del programma Caterpillar di Rai Radio 2".
I proventi dell'asta serviranno a creare una cooperativa dell'associazione Libera per gestire terreni confiscati al clan Arena nei Comuni calabresi di Caporizzuto e Cirò, in provincia di Crotone.
La consegna del codice è avvenuta a margine del convegno “Proteggere i giornalisti, conoscere le verità scomode”. "Ci siamo confrontati - sottolinea Grasso - su un tema importantissimo, quello della libertà di stampa e della tutela dei giornalisti: se a ciascuno di loro si chiede di essere libero e di assolvere un così alto compito per la vita democratica di un Paese civile si deve, allo stesso tempo, assicurargli in qualunque circostanza la possibilità di poterlo essere completamente".