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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

Commercialista arrestato, Lo Voi: "Nessun nuovo caso Saguto, episodio isolato"

Il Procuratore della Repubblica di Palermo dice la sua sull'operazione della Dia che ha portato agli arresti di tre persone, tra cui anche Maurizio Lipani, accusato di essersi appropriato di somme di denaro di aziende sequestrate di cui era amministratore giudiziario

L'arresto dell'amministratore giudiziario arrestato dalla Dia, Maurizio Lipani, per peculato e autoriciclaggio, "è un caso isolato". "Non si tratta di un sistema o di un nuovo caso Saguto: siamo di fronte a un singolo episodio che riguarda un amministratore giudiziario che si è impossessato di somme dell'amministrazione giudiziaria". A parlare con i cronisti è il Procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Lo Voi, parlando dell'operazione della Dia che ha portato agli arresti di tre persone, tra cui anche Maurizio Lipani, accusato di essersi appropriato di somme di denaro di aziende sequestrate di cui era amministratore giudiziario.

Silvana Saguto era la ex presidente della Sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, sotto processo perché ritenuta, secondo la Procura di Caltanissetta, a capo di un sistema illegale nella gestione dei beni sequestrati e confiscati ai boss mafiosi. Maurizio Lipani è agli arresti domiciliari. "Avevamo chiesto la custodia cautelare in carcere anche per Lipani, ma il gip à stato di parere diverso. Per cui impugneremo al Riesame per ribadire la richiesta", aggiunge Lo Voi.

Dalle indagini che all'alba di oggi hanno portato all'arresto di Lipani, è emerso che il professionista, accusato di peculato e autoriciclaggio, "avrebbe continuato a distrarre denaro dai conti delle aziende in amministrazione giudiziaria anche dopo la confisca delle stesse ed il passaggio della gestione all'Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati", come dicono gli inquirenti. "Sono al setaccio della Dia i conti bancari di altre decine di società ed imprese affidate in amministrazione giudiziaria a Lipani dalle quali si sospetta che il professionista possa aver distratto altro denaro - dicono gli inquirenti - Si indaga anche in ordine ad eventuali collusioni di Lipani con soggetti sottoposti a misure di prevenzione". Nei confronti di Lipani è stato disposto dal Gip di Palermo anche il sequestro per equivalente di somme per il valore di euro 355 mila euro.

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