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Mafia Tommaso Natale

Staffette e cambio di abiti: nel silenzio di Capo Gallo l'incontro tra i boss Lo Piccolo e Caporrimo

Decine di foto scattate dai carabinieri nel blitz "Teneo" per immortalare l'importante summit tra i due mafiosi, avvenuto nella zona della riserva tra "eccezionali misure di sicurezza" a maggio 2017: sarebbero ricorsi a scooter, macchina e bicicletta e alla sostituzione di una maglietta per non farsi beccare

Un incontro avvenuto tra "eccezionali misure di sicurezza", come scrivono i carabinieri, e certamente non di poco conto: il 24 maggio del 2017, infatti, il boss Giulio Caporrimo avrebbe approfittato della presenza a Palermo di Calogero Lo Piccolo, figlio del "barone" di Tommaso Natale, Salvatore, e fratello di Sandro, entrambi sepolti dagli ergastoli al 41 bis. Lo Piccolo si trovava in città per via della nascita del suo primo figlio e in un summit avvenuto nella riserva di Capo Gallo, lato Barcarello, avrebbe parlato anche di affari con Caporrimo, in quel frangente libero per pochi mesi.

I militari, coorindati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Amelia Luise e Francesco Gualtieri, hanno documentato ogni istante di quell'appuntamento, senza tuttavia riuscire ad intercettare le conversazioni. Caporrimo sarà nuovamente arrestato alla fine di settembre di quell'anno, mentre Lo Piccolo è finito in carcere con l'operazione "Cupola 2.0" di dicembre 2018, perché avrebbe partecipato alla riunione propedeutica alla ricostituzione della Commissione provinciale di Cosa nostra.

Il summit tra i due boss sarebbe avvenuto grazie alla mediazione di Melchiorre Guerrera che, alle 11.15, sarebbe arrivato alla lavanderia “Oscar” di Caporrimo con uno scooter e con lui sarebbe poi andato via. Alle 14.31 Guerrera, con la moglie, si sarebbe trovato davanti all’abitazione del suocero di Lo Piccolo, dove questi si sarebbe appoggiato durante il periodo trascorso in città.

“Alle 15.57 – scrivono i carabinieri – nella riserva di Capo Gallo, lato Barcarello, si notava giungere Caporrimo su una bicicletta. Alle 16.05 Guerrera usciva dall’abitazione provvisoria di Lo Piccolo, mentre alle 16.59 Lo Piccolo usciva dall’abitazione del suocero accompagnato in auto da una zia della moglie. Indossava una maglia grigia. Alle 17.06 l’auto con la quale era uscito poco prima Lo Piccolo rincasava senza che a bordo si notasse al presenza dei capimafia di Tommaso Natale".

Ma ecco che, come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare del gip Fabio Pilato, "alle 17.11 giungevano nella riserva di Capo Gallo, lato Barcarello, Guerrera e Lo Piccolo su uno scooter. Alle 17.13 la bicicletta con a bordo Caporrimo e lo scooter si incrociavano sulla salita della strada sterrata che consente l’inoltro nella riserva. Nessuno dei due mezzi si fermava. Lo scooter, quindi, proseguiva in salita, mentre la bici ridiscendeva per qualche metro per poi effettuare un’inversione di marcia. Alle 17.15 Guerrera usciva dalla riserva da solo, mentre Caporrimo e Lo Piccolo rimanevano fuori dalla visuale delle telecamere”.

Come si legge ancora nell’annotazione dei carabinieri, “alle 18.02 Lo Piccolo, che aveva avuto l’accortezza di togliersi la maglia grigia e rimanere con una maglietta blu che portava sotto, si inoltrava nella discesa che conduce all’uscita della riserva. Alle 18.05 Caporrimo usciva dalla riserva sulla bicicletta con la quale era arrivato, mentre alle 18.07 Guerrera, sullo scooter, rientrava nella riserva".

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