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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia

"Ho visto il sacerdote e ho deciso di collaborare", parla il figlio del boss di Altavilla

Andrea Lombardo, durante un’udienza del processo d’appello "Reset 2" ai clan mafiosi di Bagheria, ha motivato così la decisione di aiutare i magistrati a fare luce sulle dinamiche di Cosa nostra. Tra le accuse che pendono sulla sua testa, quella di essere il mandante (con il padre) dell'omicidio dell'ex cognato

"Ero incerto se collaborare o meno, ma quando vidi padre Sarullo mi avvicinai, gli parlai. C'era anche Lorefice e ho sentito qualcosa dentro...". Così Andrea Lombardo, figlio del boss di Altavilla, ha spiegato il motivo che lo ha spinto a cambiare vita e a collaborare con la giustizia. Un cammino di fede il suo raccontato, secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, ai giudici durante un’udienza del processo d’appello "Reset 2" ai clan mafiosi di Bagheria.

Lombardo è ritenuto, con il padre, il mandante dell'omicidio dell'ex cognato Vincenzo Urso. Nei mesi scorsi ha però deciso di collaborare con la giustizia. 

Omicidio Urso, le immagini che incastrano padre e figlio | Video

"Al pentito è giunta la parola di Dio. Il giudice deve avere il linguaggio del giudice - commenta l'arcivescovo Lorefice  - ma il cristiano deve annunciare la bella notizia, deve chiamare alla conversione anche i mafiosi, dire che tutti possono venire alla luce, alla verità, che si può passare dalla vita delinquenziale alla vita dei figli di Dio".

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