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Cronaca

Mafia e scommesse illegali, indagato arrestato due volte: "Inefficace la seconda misura"

Vincenzo Fiore era finito in carcere a giugno con il blitz "All in", accusato tra l'altro di concorso esterno in associazione mafiosa. A novembre una nuova ordinanza per associazione a delinquere finalizzata alle puntate illecite, ora retrodata dai giudici e, essendo passati sei mesi, ormai senza effetto

In appena cinque mesi, è stato raggiunto da ben due ordinanze di custodia cautelare in carcere nell'ambito dei diversi tronconi dell'inchiesta "All in" della guardia di finanza, su un vastissimo giro di scommesse illegali messo su da Cosa nostra. Adesso però il tribunale del Riesame ha deciso di rendere inefficace la misura cautelare applicata a Vincenzo Fiore, 42 anni, lo scorso 24 novembre, mentre la Cassazione ha annullato con rinvio quella alla quale era stato sottoposto l'8 giugno.

L'indagato resta in carcere e per ora ed è accusato, tra l'altro, di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo la sua difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni Castronovo, Simona La Verde e Silvana Tortorici, la Procura, già a giugno, avrebbe avuto tutti gli elementi per contestare a Fiore anche l'associazione a delinquere finalizzata all'esercizio abusivo delle scommesse, ovvero il reato per il quale era stato disposto nuovamente il suo arresto a novembre.

Il tribunale del Riesame ha accolto questa ricostruzione, decidendo di retrodatare la seconda misura cautelare a giugno e - essendo ormai trascorsi sei mesi - questo l'ha resa inefficace. Un altro collegio dello stesso tribunale dovrà ora rivalutare anche la prima ordinanza emessa a carico di Fiore, visto che la Cassazione l'ha annullata con rinvio.

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