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Cronaca

Guardia dell’Ucciardone uccisa, risolto il giallo 33 anni dopo

Gli agenti della Dia hanno raccolto numerose prove nei confronti dei capomafia Lo Piccolo e di Liga, entrambi già all'ergastolo. Avrebbero fatto parte del gruppo di mafiosi che nel '79 uccise l'agente di custodia Calogero Di Bona

Fu ucciso e poi carbonizzato nel 1979. Ora a 33 anni di distanza la Direzione investigativa antimafia ha fatto luce sull'omicidio del maresciallo Calogero Di Bona, vice comandante degli agenti di custodia del carcere Ucciardone. Gli inquirenti hanno raccolto numerosi elementi probatori nei confronti del capomafia Salvatore Lo Piccolo, 70 anni e del boss Salvatore Liga, 81 anni, entrambi condannati all'ergastolo. (GUARDA IL VIDEO)

Il pomeriggio del 28 agosto 1979, il maresciallo stava prendendo un caffè nella piazza di Sferracavallo, quando fu avvicinato da due persone, con cui si allontanò. L'ultimo a vederlo fu un bambino di dieci anni, che adesso è un uomo, di recente è stato riascoltato pure lui.

Rosario Naimo, l'ultimo pentito di mafia, ha raccontato che “lo fecero sparire perché si diceva che maltrattava le persone in carcere". Ovvero, tradotto dal gergo mafioso, faceva rispettare la legge all'Ucciardone, dove invece i mafiosi avrebbero voluto dettare legge. Per i magistrati il mandante dell'omicidio sarebbe stato il capo mandamento della famiglia mafiosa di Tommaso Natale, Rosario Riccobono, scomparso per lupara bianca.

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