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Cronaca Termini Imerese

Mafia delle Madonie: definitive 8 condanne e 4 assoluzioni, nuovo processo per 26

La Cassazione si pronuncia sul processo nato dall'operazione dei carabinieri "Black Cat" messa a segno nel 2016. Da rivedere la posizione di diversi boss e gregari per lo più in relazione alla detenzione di armi. Confermati i risarcimenti a 23 Comuni, imprenditori e associazioni

Diventano definitive 8 condanne e 4 assoluzioni, mentre per altri 26 imputati nel processo "Black Cat", contro la mafia della Madonie la Cassazione ha disposto l'annullamento con rinvio ad una nuova sezione della Corte d'Appello, soprattutto per valutare la reale sussistenza del quarto comma dell'articolo 416 bis, ovvero verificare che effettivamente l'organizzazione mafiosa avesse a disposizione delle armi.

E' un dispositivo complesso, quello emesso dalla Suprema Corte, che di fatto ha ribaltato la sentenza soltanto per uno degli imputati, Ciro Guardino, che era stato condannato a 3 anni in appello e per il quale il verdetto ora è stato annullato senza rinvio, in accoglimento delle richieste degli avvocati Giovanni Di Benedetto e Ida Giganti.

I giudici hanno poi confermato le assoluzioni per Saverio Maranto (in primo grado aveva avuto 11 anni e mezzo, è difeso dall'avvocato Rosanna Vella), Giuseppe Vitanza (in primo grado aveva avuto 4 anni e 2 mesi) e Giuseppe Scaduto (difeso dall'avvocato Domenico La Blasca). Diventano invece definitive le condanne rimediate in appello da Michele Sarraino (4 anni, era stato assolto in primo grado), Antonino Giuliano (2 anni), Giuseppe Rio (4 anni e 2 mesi), Silvio Napolitano (5 anni e 4 mesi), Vincenzo Calderaro (5 anni e 4 mesi), Vincenzo Sparacio (10 anni), Vincenzo Vassallo (9 anni) e Francesco Cerniglia (6 anni).

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La Cassazione ha poi disposto un nuovo processo per gli altri imputati, per la maggior parte dei quali si dovrà soltanto rivedere la sussistenza del quarto comma del 416 bis, mentre restano in piedi (e diventeranno quindi definitive) tutte le altre accuse. Naturalmente, se dovesse cadere la contestazione legata alla detenzione di armi, gli imputati avrebbero diritto ad uno sconto di pena. In appello dovranno essere rivalutate quindi le posizioni di Salvatore Schittino (assolto in precedenza), Salvatore Abbadessa (già condannato a 11 anni, dopo essere stato assolto in primo grado), Diego Rinella, fratello dello storico capomafia di Trabia (già condannato a 17 anni e 8 mesi), Michele Modica (13 anni), Giuseppe Ingrao (9 anni), Antonino Vallelunga (10 anni e 3 mesi), Giovanni Filippo Colletti (13 anni), Vincenzo Medica (8 anni e 8 mesi), Diego Guzzino (8 anni e 8 mesi), Salvatore Sampognaro (8 anni e 8 mesi), Salvatore Palmisano (11 anni e 4 mesi), Giuseppe Libreri (13 anni e 10 mesi), Mario D'Amico (8 anni e 10 mesi), Antonino Fardella (9 anni e 4 mesi), Raimondo Virone (8 anni e mezzo), Massimiliano Restivo (4 anni e 10 mesi), Stefano Contino (12 anni e 8 mesi), Gandolfo Maria Interbartolo (14 anni e 4 mesi), Vincenzo Civiletto (9 anni), Giovanni Gaetano Muscarella (9 anni e un mese), Giacomo Li Destri (9 anni e un mese), Francesco Bonomo (11 anni e 9 mesi), Giovanni Antonio Maranto (14 anni e 11 mesi), Antonio Maria Scola (11 anni e 9 mesi), Angelo Schittino (8 anni e 2 mesi) e Santo Bonomo (8 anni).

I giudici hanno anche confermato i risarcimenti per gli imprenditori, i 23 Comuni e le associazioni che si sono costituiti parte civile nel processo, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Ettore Barcellona, Francesco Cutraro, Fausto Maria Amato e Salvatore Caradonna. Nello specifico i Comuni sono quelli di Alimena, Aliminusa, Caccamo, Casteldaccia, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castellana Sicula, Cefalù, Cerda, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese e Trabia.

Gli arresti dell'operazione "Black Cat", eseguiti dai carabinieri, risalgono al 2016 e l'anno successivo arrivarono le prime condanne con l'abbreviato. Con la sentenza d'appello, emessa a ottobre del 2019, erano stati inflitti circa tre secoli e mezzo di carcere agli imputati.
 

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