Il blitz tra Tommaso Natale e lo Zen, Orlando: "Mafia sfrutta crisi Covid per i propri interessi"
Il commento del sindaco dopo l'operazione "Bivio" dei carabinieri che ha portato al fermo di 16 persone: "Capitali mafiosi non diventino strumento per supplire a carenza di aiuti alle famiglie e alle imprese". Il ministro Lamorgese: "Stato vicino alle forze economiche sane". Plauso dei sindacati: "Cosa nostra si presenta come welfare alternativo"
"L'operazione antimafia condotta oggi conferma l'importanza di impedire che il crimine organizzato possa sfruttare a proprio vantaggio la grave situazione di disagio economico causata dal Covid. Ancora una volta è urgente che lo Stato mostri la sua presenza al fianco di cittadini e imprenditori per evitare che i capitali mafiosi diventino strumento per supplire alla carenza di aiuti alle famiglie e alle imprese. Ai carabinieri, alla magistratura e a coloro che hanno collaborato alle indagini va la gratitudine per avere smantellato una organizzazione la cui pericolosità è accresciuta proprio dal volersi presentare come paladina di diritti e garante di servizi". Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando commentando il blitz che ha portato al fermo di 16 persone tra Tommaso Natale e lo Zen.
Per il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese l'operazione di stamani "rappresenta un altro duro colpo a Cosa Nostra ed alle sue attività estorsive e di infiltrazione della economia locale''. La titolare del Viminale evidenzia come dalle indagini emerga ''il tentativo dei sodalizi mafiosi di approfittare della attuale difficile situazione economica per imporre il loro welfare di prossimità e rafforzare così il consenso sociale'. Il bisogno per le famiglie e la assenza di liquidità per le imprese in tempo di Covid-19 rappresentano l'occasione per le organizzazioni criminali per accreditarsi con la popolazione ed esercitare il potere mafioso. Per questo, la magistratura e le forze di polizia stanno svolgendo una attenta attività investigativa e di prevenzione anche grazie alla coraggiosa e preziosa collaborazione di imprenditori che denunciano le pressioni criminali, dimostrando forza e determinazione nel reagire in territori difficili. Lo Stato è sempre vicino alle forze economiche sane".
Il presidente della Regione Nello Musumeci esprime "apprezzamento" personale e del governo "per la brillante operazione dei carabinieri che ha inflitto un durissimo colpo al nuovo clan mafioso di Palermo". "Agli operatori economici che si sono ribellati al pizzo e hanno scelto di denunciare – aggiunge Musumeci – rivolgo invece il plauso di tutti i siciliani onesti. È solo grazie a comportamenti coraggiosi e responsabili come questi e alla collaborazione con le forze dell’ordine che la Sicilia potrà sconfiggere una volta per tutte la criminalità organizzata. A loro va la nostra più sincera gratitudine".
E il plauso ai carabinieri arriva anche dai sindacati. “Svelato ancora una volta - commenta il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana - uno scenario preoccupante: sia per quanto riguarda la piaga delle estorsioni anche se i commercianti denunciano, sia per quanto riguarda quel tentativo della mafia di sostituirsi allo Stato, in un momento di grande difficoltà per tante famiglie disagiate come il lockdown. Lo diciamo da tempo ancora oggi, e lo dicevamo soprattutto proprio nel periodo del lockdown, il bisogno di tante famiglie soprattutto nei quartieri periferici e spesso disagiati, la disperazione di tanti che si ritrovano senza sostegno economico, deve portare a una maggiore presenza delle istituzioni con politiche sociali e del lavoro adeguate, perché è proprio dove c’è il bisogno che tenta di annidarsi la mafia che cerca ancora consenso sociale attivando la distribuzione alimentare a favore degli indigenti. Lavoro, politiche sociali adeguate - conclude La Piana - sono essenziali per condurre la battaglia per la legalità e contro la mafia".
"Ai magistrati e ai carabinieri del nucleo investigativo - dichiara invece il segretario della Cgil Palermo Mario Ridulfo - va il plauso della Cgil per essere riusciti a smantellare un'organizzazione che si stava espandendo cercando consenso tra le fasce più bisognose e deboli della popolazione, presentandosi come un welfare alternativo. Come conferma l'operazione Bivio, e come anche le organizzazioni sindacali hanno più volte denunciato, la mafia sta approfittando dell'emergenza socio economica causata dal lockdown per infiltrarsi in diversi settori produttivi e supplire agli aiuti alle famiglie, distribuendo generi alimentari ai cittadini indigenti, per ricavarne consenso sociale. In questo momento di difficoltà, in cui si avverte il pericolo di una maggiore vulnerabilità delle famiglie e delle aziende, maggiormente esposte al rischio di estorsioni e di infiltrazioni mafiose, chiediamo alle forze investigative e alle forze dell'ordine di intensificare la vigilanza sul territorio e alle istituzioni di portare a compimento gli investimenti programmati contro il degrado delle periferie, per creare lavoro, occupazione, sviluppo come misura essenziale di contrasto al dominio mafioso, per l'affermazione dei diritti".
Articolo aggiornato il 26 gennaio 2021 alle ore 15,01 e alle ore 18,27 // Inserita dichiarazione del ministro Lamorgese e del governatore Musumeci