rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Montepellegrino / Via Santuario Monte Pellegrino

“Chiesero pizzo a una tabaccheria”, due estorsori finiscono in manette

Arrestati Benedetto Marciante e Gianfranco Cutrera, presunti appartenenti al mandamento di Resuttana. Tra il 2011 e il 2012 avrebbero taglieggiato un commerciante in via Montepellegrino. Sequestrati 2 milioni di euro

Due esattori del pizzo, ritenuti esponenti del clan mafioso di Resuttana, sono stati arrestati dai carabinieri, che hanno anche sequestrato beni per due milioni di euro a loro riconducibili. I due sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip su richiesta della Dda per estorsione aggravata e continuata aggravata dalla finalità di favorire Cosa nostra. (GUARDA IL VIDEO CON LE INTERCETTAZIONI)

Secondo quanto emerso dalle indagini, tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012 avrebbero taglieggiato un'attività commerciale di via Montepellegrino. I beni sequestrati erano fittiziamente intestati a prestanome, ma i carabinieri hanno ricostruito la loro effettiva appartenenza ai due estorsori.

Gli arrestati sono Benedetto Marciante (nella foto in basso), 61 anni, e Gianfranco Cutrera (nella foto a sinistra), 45 anni, che erano già finiti in manette nell'aprile dell'anno scorso quando erano stati sorpresi a riscuotere il pizzo assieme a Francesco e Michele Lo Valvo, 74 e 47 anni. Erano stati però rimessi in libertà per errore dal Tribunale del riesame e adesso il gip ha emesso nei loro confronti un nuovo provvedimento restrittivo.

Vittima dell'estorsione è una tabaccheria nei pressi del mercato ortofrutticolo, della quale secondo l'accusa i due malfattori volevano impadronirsi. Avevano inizialmente preteso una somma di 38 mila euro, poi ridotti a 28 mila grazie alla mediazione dei Lo Valvo. Nel gennaio scorso era stata pagata la prima tranche di 5 mila euro.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Chiesero pizzo a una tabaccheria”, due estorsori finiscono in manette

PalermoToday è in caricamento