Mafia, Aldo Penna (M5s): "La memoria di Libero Grassi è un patrimonio"
"Il 10 Gennaio del 1991, poco più di un anno prima di essere ucciso Libero Grassi scrisse una lettera all'estorsore che da mesi lo pressava perché lo ricevesse e accettasse la sua richiesta di denaro. Libero non solo si rifiutò di pagare il pizzo, ma sostenne che lui non avrebbe diviso con nessuno meno che mai con l'estorsore il frutto del suo lavoro, bloccando sul nascere ogni richiesta." Lo scrive il deputato Aldo Penna ricordando l'importanza unica che il gesto di Grassi ebbe nella ribellione a Cosa Nostra, raro esempio di uomo libero. "Gli costò la vita - continua Penna - ma il suo sacrificio ci ha donato un enorme patrimonio, un esempio incredibile di resistenza e libertà di cui ogni giorno facciamo tesoro per distruggere questa piaga purulenta che da lunghi decenni non fa altro che uccidere o comunque comprimere e compromettere l'economia del nostro Paese."