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Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Madre e figlio giù dal terzo piano, si tratterebbe di tentato suicidio

Dopo una notte di interrogatori è stato rilasciato il marito della donna. Il ragazzino si sarebbe lanciato dopo un rimprovero. Gravissime le condizioni della donna, mentre il piccolo non sarebbe in pericolo di vita

Mentre la madre lotta tra la vita e la morte sembra essere stato risolto il giallo di via Crispi, dove ieri sera una donna e suo figlio di 12 anni (grave ma non in pericolo di vita) sono caduti giù dal terzo piano. Secondo quanto accertato dalla polizia dopo una notte di interrogatori, si sarebbe trattato di un tentato suicidio provocato da una lite familiare.

Intanto sono ancora gravissime le condizioni di salute di L.D.C. La donna è in stato di coma all'Ospedale Civico, con una grave emorragia cerebrale. Il figlio invece, che ha riportato fratture su tutto il corpo è all'Ospedale dei Bambini, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Sembrerebbe invece essere stato risolto il giallo sulle dinamiche della tragedia. Dopo essere stato interrogato tutta la notte, gli investigatori hanno rilasciato il padre del bambino e marito della donna. In un primo momento, infatti, il figlio al primo soccorritore avrebbe sussurato che a gettarlo dal balcone di casa sarebbe stato il padre di 51 anni, mentre quest'ultimo respingendo tutte le accuse afferma che il figlio si sarebbe buttato dopo un rimprovero e la madre si sarebbe poi gettata subito dopo.

Secondo quanto accertato dalla polizia si sarebbe trattato di un tentato suicidio. Il ragazzino sarebbe stato rimproverato dai genitori dopo l’ennesima monelleria combinata in classe e mandato in punizione. Solo che il bambino si sarebbe diretto verso la cucina e lanciato dal balcone. La madre a quel punto avrebbe tentato di afferrarlo, ma è caduta giù anche lei. Una tesi che sarebbe stata avvalorata da due testimoni oculari.

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