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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Casarini denuncia il leghista Gelarda: "L'odio che avvelena la nostra società è letame"

I fatti risalgono al 9 novembre nel corso di una partecipata assemblea a Villa Garibaldi per discutere di sicurezza in centro storico. L'ex "no global" era stato definito "complice degli scafisti" e "dedito al favoreggiamento del business sull'immigrazione clandestina"

Luca Casarini, capomissione della Mare Jonio, la nave dell'ong Mediterranea Saving Humans, ha depositato questa mattina al Tribunale di Palermo due denunce querele per diffamazione aggravata a mezzo stampa contro il capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo, Igor Gelarda, e il sindaco di Sesto San Giovanni in provincia di Milano, Roberto Di Stefano.

I fatti risalgono al 9 e al 14 novembre scorsi, quando in due circostanze diverse Gelarda e Di Stefano hanno rilasciato dichiarazioni, rilanciate dagli organi di stampa, in cui definivano Casarini "complice degli scafisti" e "dedito al favoreggiamento del business sull'immigrazione clandestina", riferendosi all'attività di soccorso in mare svolta da Casarini con Mediterranea. "Questi due signori fra non molto saranno due grandi finanziatori di Mediterranea. Come diceva De Andrè, dal letame nascono i fiori. E l'odio e le menzogne che avvelenano la nostra società, sono letame. Ora facciamo nascere i fiori", dice Casarini, che è assistito dall'avvocato Fabio Lanfranca.

Lo scontro tra Luca Casarini e Igor Gelarda era scoppiato nel corso di una partecipata assemblea a Villa Garibaldi per discutere di sicurezza in centro storico. Gelarda aveva invitato le famiglie a pensarci due volte prima di mandare i propri figli la notte in centro: "In questo momento - aveva detto - il centro storico è pericoloso perché malamente attenzionato da un'amministrazione comunale che non è in grado di dotarlo di regole, non tutela chi ne fruisce ma soprattutto non tutela la tranquillità di coloro che ci vivono". L'ex "no global" Luca Casarini lo aveva attaccato frontalmente, gridandogli "sciacallo, vergognati: le regole si rispettano dall'alto". Quindi la replica di Gelarda: "Non c'è nulla di più brutto che vedere un modo di fare violento proprio durante un incontro che organizzato per condannare la violenza. Eppure Luca Casarini, l'ex no-global, ora armatore di una nave Ong, che con le sue attività finisce per favorire chi sui migranti ha costruito business molto redditizi, mi ha aggredito verbalmente". Casarini aveva promesso di portare la vicenda in tribunale. Detto, fatto.

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