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Cronaca via Perlasca

Combattimenti tra cani in una rivendita di bombole, tre arresti

I carabinieri hanno effettuato alcuni controlli nell'esercizio commerciale in via Perlasca, trovando la carcassa di un pitbull, armi con matricola abrasa e parti di auto rubate

La carcassa di un pitbull coperta da un lenzuolo bianco e armi con matricola abrasa; è quanto i carabinieri della stazione di Palermo-Villagrazia hanno trovato in una rivendita di bombole di gas in via Perlasca, nella zona del carcere Pagliarelli. Tre uomini - F.B., di 20 anni; B.T., 46 anni; M.B, 41 anni - sono stati arrestati.

I militari tenevano d'occhio l'attività commerciale da tempo dopo la segnalazione di lotte clandestine tra cani che sarebbero avvenute proprio all'interno della rivendita. Le indagini hanno portato in via Perlasca. Sotto un lenzuolo bianco con un mazzo di fiori adagiato sopra, proprio tra le bombole di gpl, i carabinieri hanno trovato la carcassa di un pitbull. L'animale aveva "evidenti segni di maltrattamento che i veterinari dell’Asp 6 non hanno escluso possano effettivamente derivare da combattimento. Causa della morte - spiegano i militari - un foro di proiettile all’altezza del cranio che potrà essere accertato dall’autopsia che verrà svolta dall’Istituto Zooprofilattico".

Trovati anche alcuni blocchi motore, anche privi di matricola, e una pistola marca Bruni modello 92 cal. 8 “scacciacani” priva di tappo rosso con canna verosimilmente modificata ma otturata e con serbatoio inserito nonché una scatola con 10 proiettili calibro 7.65 illegalmente detenuti. Come se non bastasse, i tecnici Enel hanno accertato che l’impianto elettrico era collegato al vicino negozio di ceramiche di B.T., entrambi collegati abusivamente alla rete elettrica pubblica.

Le attività non si sono però fermate, al contrario i carabinieri sono giunti in casa di un terzo uomo - M.B. - dove hanno trovato una pistola semiautomatica Beretta con matricola abrasa, un caricatore pieno di 5 cartucce e altre 74 inscatolate. La pistola sarà inviata ai carabinieri dei ris di Messina che svolgeranno tutti gli accertamenti utili per comprendere se è mai stata utilizzata in qualche delitto o se è stata utilizzata per uccidere il pitbull.

F.B. è stato arrestato per furto di energia elettrica, ricettazione, uccisione di animali e detenzione abusiva di armi comuni da sparo e relative munizioni. Giudicato per direttissima è stato condannato a 4 mesi di reclusione e una multa. B.T. deve rispondere del reato di furto di energia elettrica ed è in libertà in attesa del processo. M.B., è invece in carcere per detenzione abusiva di armi.

 

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