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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scoperta loggia segreta che condizionava la politica: 27 arresti, c'è Francesco Cascio

Il palermitano, ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana, è finito ai domiciliari. Tra gli arrestati anche un poliziotto in servizio nella questura del capoluogo. Il gruppo di potere, guidato dall’ex deputato regionale Lo Sciuto, si riuniva a Castelvetrano, nella città di Messina Denaro

Una superloggia segreta capace di condizionare la politica e la burocrazia. Vasta operazione dei carabinieri nel Trapanese, dove sono state arrestate 27 persone tra cui alcuni esponenti politici, come l'ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, palermitano. Avrebbero tutti fatto parte, secondo l'accusa, di una "associazione a delinquere segreta". Il gruppo di potere, guidato dall’ex deputato regionale Lo Sciuto, si riuniva a Castelvetrano, nella città di Messina Denaro.

I nomi dei 27 arrestati, coinvolti anche palermitani

Ma tra gli arrestati nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Artemisia' ci sono anche tre poliziotti: uno presta servizio alla questura di Palermo, uno a Castelvetrano e uno alla Dia di Trapani. Tutte le 27 persone finite in manette sono accusate, a vario titolo, di corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, rivelazione ed utilizzazione del segreto d'ufficio, favoreggiamento personale, abuso d'ufficio ed associazione a delinquere segreta finalizzata ad interferire con la pubblica amministrazione (violazione della c.d. legge Anselmi).

Loggia segreta, indagato ex rettore Lagalla

L’inchiesta è coordinata dal procuratore Alfredo Morvillo, dall’aggiunto Maurizio Agnello e dai sostituti Sara Morri, Andrea Tarondo e Francesca Urbani. Altre 10 persone sono indagate a piede libero per numerosi reati contro la pubblica amministrazione, contro l’amministrazione della Giustizia nonché associazione a delinquere segreta. Cascio è accusato di aver favorito il gruppo di Lo Sciuto: avrebbe rivelato l'esistenza delle intercettazioni di Trapani dopo averlo saputo - questa l'accusa - dall'allora segretario del ministro dell'Interno Angelino Alfano, Giovannantonio Macchiarola, che è indagato per rivelazione di notizie riservate.

I politici, i massoni e la loggia: il blitz dei carabinieri | VIDEO

Francesco Cascio, classe 1963, è diventato consigliere comunale a Palermo a 21 anni per la Democrazia Cristiana. Dal 1990 al 1993 è stato assessore comunale alla sanità e poi all'Edilizia. Nel 1994 il passaggio a Forza Italia. Nel 2008 è stato eletto, con 55 voti su 90, presidente dell'Assemblea regionale siciliana. Alle elezioni politiche del 2018 si è candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Palermo-Resuttana per il centro-destra (in quota FI), ma non fu eletto poiché sconfitto dal candidato del Movimento 5 Stelle Aldo Penna.

Tra le persone coinvolte anche l’ex deputato regionale di Ncd e Forza Italia Giovanni Lo Sciuto, e l’ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante. Lo Sciuto, 56 anni, nella scorsa legislatura faceva parte della Commissione regionale antimafia. L'ex assessore e consigliere provinciale di Trapani, eletto deputato alle regionali del 2012 nella lista Mpa-Partito dei Siciliani, aveva così spiegato la scelta di far parte della Commissione antimafia: "Cercherò di essere la sentinella alla Regione per l'intera provincia di Trapani e per Castelvetrano in particolare''. In passato Lo Sciuto era finito più volte nei rapporti antimafia della provincia di Trapani e anche sotto processo per un giro nel campo del cablaggio e poi assolto.

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