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Cronaca

L'appello degli animalisti per Capodanno: "No ai botti, salviamo cani e uccellini"

A pochi giorni dai festeggiamenti che saluteranno il 2017, la Lipu rilancia la richiesta salvavita al sindaco Orlando: "I danni provocati dai petardi sono inimmaginabili, urge un’ordinanza che vieti anche l’utilizzo di fuochi artificiali"

Undici giorni alla notte di San Silvestro e si riapre la discussione circa l’uso dei petardi e fuochi d’artificio in vista dell'arrivo del 2018. Per scongiurare incidenti, anche mortali, di persone e di animali selvatici e domestici anche quest’anno la Lipu chiede al Comune di Palermo e a tutti i Comuni del comprensorio di emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi e fuochi artificiali durante il periodo natalizio e di Capodanno.

“I danni agli animali selvatici provocati dai botti sono inimmaginabili - spiega Giovanni Cumbo, delegato della Lipu di Palermo -. Lo scoppio dei fuochi d’artificio in piena notte può causare, infatti, uno spavento tale da provocare la morte per infarto. In alcuni casi lo scoppio li induce a fuggire dai dormitori costituiti da alberi e siepi (da qui l’importanza del verde urbano e di non capitozzare drasticamente le chiome degli alberi), e a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire contro qualche muro o cavo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su qualche manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Altri gravi danni possono essere le ustioni e la rottura dei timpani. Gli uccelli recuperati ancora vivi non arrivano in tempo, purtroppo, ai centri di recupero fauna selvatica”.

In Inghilterra "Looking-Glass" ha studiato questo problema per molti anni e ha constatato come ci siano conseguenze estreme sulla fauna selvatica: uccelli ed altri animali trovati gravemente feriti o in difficoltà o morti in giardini e aree boschive nei pressi delle località dove siano stati utilizzati botti e fuochi d’artificio. Un problema che coinvolge anche cani, gatti e piccoli animali domestici che "si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro - dicono dalla Lipu - e ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana".

“Ricordiamo, inoltre - continua Cumbo - che esiste già una normativa sul divieto di utilizzo dei botti. L’anno scorso il Comune di Palermo, a seguito della nostra richiesta, emanò il divieto. Quest’anno vogliamo augurarci che venga nuovamente emanata l’ordinanza. Sono già centinaia i comuni italiani che, nel corso degli anni, hanno emanato ordinanze sul divieto di usare i botti a Capodanno. Chi malauguratamente avesse già acquistato i botti può decidere di restituirli ai negozianti. Precauzioni da prendere per la notte di San Silvestro? Chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti, cioè quelli di rinchiuderli in luoghi tranquilli o lasciare che vadano loro a rifugiarsi in luoghi idonei secondo i loro istinti, senza andare a disturbarli, possibilmente chiudendo le finestre e abbassando le serrande in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, se l’animale vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo".

La Lipu, inoltre, esorta i cittadini, a prescindere da normative e ordinanze, di avere il buon senso di non utilizzare botti, razzi o altri fuochi aerei che emettano esplosioni, fischi o altri rumori: "Esistono in commercio dei fuochi d’artificio che non emettono botti, è bene che ogni Amministrazione ne prenda atto. Chi a dovesse recuperare un animale selvatico ferito presumibilmente dai botti di Capodanno, può consegnarlo al centro di recupero fauna selvatica più vicino o al corpo forestale della Regione Siciliana, dove potrà avere le migliori cure".

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