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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Calunniò la vicepreside del liceo Umberto I", condannato docente

Nei guai un ex professore di Lettere, che ha ammesso di avere inviato lettere anonime contro la dirigente per vendicare presunte ingiustizie subite dalla figlia, insegnante dell'istituto. Ha patteggiato la condanna a un anno e quattro mesi, pena sospesa

Si dice che l'amore paterno non conosca confini. In questo caso però l'istinto di difendere la figlia è costato caro a un ex docente di Lettere, Francesco Paolo Magno, riconosciuto colpevole di calunnia nei confronti della vicepreside del liceo Umberto I di Palermo, Maria Butera, e Gaetano Festa, dirigente amministrativo dell'istituto. Magno ha ammesso di avere inviato, per tre anni, lettere anonime alla Procura, alla guardia di finanza, ai carabinieri dove denunciava presunti misfatti dei dirigenti scolastici.

Una condotta, ha spiegato, tenuta per "difendere" la figlia, insegnante al liceo Umberto. La donna sarebbe stata sfavorita nel calcolo della graduatoria d'istituto. Butera e Festa si sono costituti parte civile con l'assistenza degli avvocati Massimiliano Miceli e Roberto Tricoli, mentre Magno ha confessato e, assistito dall'avvocato Mario Bellavista, ha patteggiato la condanna a un anno e quattro mesi, pena sospesa.

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