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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Un foglio con una croce disegnata, minacce al procuratore per i minori Caramanna: "Andremo avanti"

La busta è stata recapitata a casa del magistrato al quale adesso è stata assegnata una scorta. Tra le ipotesi un collegamento con il blitz "Vento" alla Zisa e le indagini sui figli dei boss. Sull'episodio indagano la Procura di Caltanissetta e la polizia. La solidarietà di Lagalla: "Qualcuno vuole ostacolare il loro operato"

Minacce "a domicilio" per il procuratore della Repubblica Claudia Caramanna. Una lettera intimidatoria è stata recapitata nei giorni scorsi in casa del magistrato coordinatore del pool che ha la sua base all’interno dell’istituto penale per i minorenni Malaspina. La busta, contenente un foglio con una croce disegnata a mano, è stata lasciata nella portineria da qualcuno che conosce l'indirizzo. "Ovviamente andremo avanti con le nostre attività", si limita a dichiarare a PalermoToday il procuratore che adesso è stato messo sotto scorta.

Dopo l'episodio la Procura di Caltanissetta e gli investigatori della polizia hanno avviato le indagini per chiarire i contorni della vicenda e tentare di risalire all'identità del responsabile. Tra gli ultimi casi trattati dal magistrato e dai colleghi sostituti ci sono quelli che riguardano alcuni ragazzi della Zisa, più precisamente quelli che appartengono alle famiglie coinvolte nell'inchiesta "Vento", culminata agli inizi di luglio con il fermo di 18 persone sospettate di far parte del clan di Porta Nuova.

Che possa esserci un collegamento con l'operazione "Vento", almeno per ora, è soltanto un'ipotesi. Tra i rischi che corrono presunti boss e trafficanti, dopo il blitz dei carabinieri e gli interrogatori con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, c'è anche quello di poter perdere la potestà genitoriale. E proprio questo potrebbe aver convinto qualcuno a lanciare un messaggio inequivocabile al procuratore e ai colleghi che potrebbero stabilire le sorti di decine di ragazzi con il loro inserimento nei programmi rieducativi.

Lagalla: "Qualcuno vuole ostacolare il loro operato"

"Le minacce ricevute dal procuratore per i minorenni - dichiara il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - provengono certamente da chi intende ostacolare il suo operato in favore dei giovani palermitani. La devianza minorile è un fenomeno complesso ed estremamente pericoloso, non solo per la vivibilità della città, ma perché fornisce supporto operativo alla mafia e alla criminalità organizzata. E' quindi necessario intervenire, talvolta con misure drastiche, per offrire ai più giovani che vivono nei quartieri disagiati l’opportunità di uno stile di vita sano, attraverso un percorso educativo lontano dai contesti a rischio nei quali vivono. Al procuratore Caramanna rivolgo la piena solidarietà mia e dell’amministrazione comunale per l’importanza del lavoro che, con grande passione e determinazione, sta portando avanti a garanzia del futuro delle giovani generazioni".

Aiaf Sicilia: "Assoluto sostegno alla Procura minorile"

Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori Sicilia-Sezione Palermo esprime pieno sostegno al Procuratore minorile dopo le minacce ricevute alcuni giorni fa. Come è noto, lo scorso novembre, dopo un blitz antidroga nel quartiere palermitano dello Sperone, il procuratore Caramanna aveva chiesto al Tribunale provvedimenti per 50 figli di boss e trafficanti di droga e per alcuni casi anche l’allontanamento dei ragazzi dalle proprie famiglie. Aiaf Sicilia-Sezione Palermo rappresenta assoluto sostegno all’operato della Procura minorile e ribadisce la necessità di un intervento a tutela dei minori, auspicando il rafforzamento della 'rete' comune che coinvolga tutte le istituzioni. L’obiettivo è cercare di risolvere, con celerità, le delicate vicende che riguardano parecchi ragazzi della città, promuovendo così una reale cultura della legalità e un impegno concreto contro la mafia".

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