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Cronaca

Legalizzazione cannabis, firma pure Orlando: banchetto in via Empedocle Restivo

Legge di iniziativa popolare "Legalizziamo.it": anche altri "colleghi" del sindaco palermitano come Chiara Appendino, Luigi De Magistris e Federico Pizzarotti hanno detto "sì". A raccogliere le adesioni a Palermo il negozio "Grow go"

C'è anche Leoluca Orlando tra i sindaci italiani che hanno firmato la proposta per legalizzare la cannabis. A rivelarlo è stato Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani. La firma del sindaco palermitano è arrivata nelle scorse ore. Oltre a Orlando hanno detto sì alla legge di iniziativa popolare "Legalizziamo.it", anche i "colleghi" Chiara Appendino, Luigi De Magistris e Federico Pizzarotti. A Palermo è stato previsto un unico punto per raccogliere le adesioni, il "Grow go" di Sergio Di Carlo (nella foto a destra) in via Empedocle Restivo, dove ancora per qualche settimana sarà possibile ancora recarsi per sottoscrivere la propria adesione.

E proprio dal Consiglio comunale palermitano nelle scorse settimane è arrivato il via libera alla mozione per la liberalizzazione delle droghe leggere. L'atto è stato approvato 27 sì (3 astenuti e nessun voto contrario). Una mozione che di fatto impegna adesso Orlando a sollecitare il Parlamento per una modifica della normativa nazionale "affinché cominci un serio confronto sul passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della produzione e distribuzione delle droghe cosiddette leggere". La mozione è stata formulata dai consiglieri Mangano e Monastra.

raccolta firme cannabis grow go-2E dopo la firma di Orlando, i Radicali sperano di convincere anche Virginia Raggi, decisamente più restia sull'argomento: "Se è vero, infatti, che il proibizionismo e il fallimento della lotta alla droga hanno prodotto danni gravissimi a livello transnazionale, è anche vero che la ricaduta sulle amministrazioni locali è enorme, in termini di sicurezza e disagio sociale perché oggi, di fatto, il mercato illegale della droga è libero. Tra i tanti benefici, legalizzare la cannabis darebbe un duro colpo alle piazze dello spaccio e alle narcomafie, come sostiene anche la Direzione nazionale antimafia, ed eviterebbe che i nostri giovani entrino in contatto con la criminalità, come ha spiegato il magistrato Raffaele Cantone".

"Insieme ad altri gruppi e associazioni - spiega il giovane imprenditore Sergio Di Carlo - abbiamo aderito per dare una forza maggiore alla proposta di iniziativa popolare in Parlamento. Tra i punti previsti l'autocoltivazione delle piante (con il registro per le autorizzazioni nel caso in cui un cittadino volesse piantarne più di 5) per uso personale e il regolamento del consumo. Affidarne allo Stato la gestione significherebbe togliere una grossa fetta degli introiti della criminalità organizzata".

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