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Cronaca

Operazione restauro sulla costa: a lavoro su panchine, cestini e fontane

Il piano di recupero prevede anche l'installazione di venti bagni chimici ed il ripristino di spazi verdi e relativi impianti di irrigazione. A lavoro i dipendenti delle aziende municipali. Orlando: "Necessario sapere se servono ulteriori fondi"

Operazione restauro nelle borgate marinare. Al centro delle attenzione dell'amministrazione comunale il decoro e la vivibilità nei quartieri di Sferracavallo, Mondello, Addaura, Vergine Maria, Arenella, Acquasanta, Foro Italico, Sant'Erasmo, Bandita ed Acqua dei Corsari. Il piano approvato nell'ultima seduta del consiglio comunale mette "a disposizione" venti bagni chimici, cento nuovi cestini, duecento palme e prevede la sistemazione di trenta fontanelle nonché dei sistemi di irrigazioni delle aiuole.

Ad occuparsi dei lavori ci saranno i lavoratori di Rap, Amg, Amap e Coime, che avranno il compito di rendere operativo il progetto lavorando in economia. "La programmazione di questi interventi - ha spiegato il sindaco Orlando al Giornale di Sicilia - dovrà avere carattere di urgenza e priorità, perché vogliamo sapere in tempi brevissimi se è necessario prevedere adeguamenti di bilancio per fronteggiare ulteriori spese rispetto a quelle preventivate".

A lavoro dunque sugli spazi verdi e per la piantumazione di nuove palme. Prevista la manutenzione di panchine e cestini, da sostituire nel caso in cui fossero inservibili. L'Amap, oltre ad occuparsi di fontanelle e impianti di irrigazione, avrà il compito di installare e mantenere l'igiene nei venti bagni chimici che saranno posizionati in vari punti strategici. Il coordinamento delle attività sarà affidato al capo di gabinetto Gabriele Marchese, che avrà il compito di verificare costantemente l'avanzamenti dei lavori, così da riferire al primo cittadino lo stato di avanzamento degli stessi.

"Il piano prevede che il 56% per cento dei 7 chilometri da Sant'Erasmo ad Acqua dei Corsari, quindi oltre la metà, debba essere gestita con concessione ai privati e il 46% debba essere orientata alla fruizione pubblica - ha poi spiegato oggi in una nota Leoluca Orlando -. Si tratta di uno strumento importante e significativo che si proietta nel futuro perché in l'applicazione della direttive europea Bolkestein col 31 dicembre 2015 decadranno tutte le aree in concessione e bisognerà fare i bandi per l'assegnazione ai privati delle aree del demanio marittimo”.

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