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Cronaca Cefalù

Raddoppio ferroviario, lavori al cantiere Ogliastrillo-Cefalù fermi da novembre: operai in agitazione

I dipendenti della Toto Costruzioni, che non hanno ancora ricevuto gli stipendi di gennaio e febbraio, hanno programmato un sit in lunedì (alle 9) davanti all’assessorato Infrastrutture. "Chiediamo l'intervento della Regione"

Lunedì alle 9 si svolgerà un sit-in dei lavoratori della Toto Costruzioni con Fillea, Filca, Feneal davanti alla sede dell’assessorato Infrastrutture, in via Leonardo da Vinci. I lavoratori, che aspettano gli stipendi di gennaio e febbraio, sono in stato di agitazione. La decisione è stata presa oggi dopo un’assemblea che è svolta di pomeriggio nella sede del cantiere, all’altezza dello svincolo di  Castelbuono. I lavori al cantiere del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Cefalù sono fermi da novembre.  

Fillea, Filca, Feneal hanno convocato l’assemblea per aggiornare i lavoratori dopo la riunione di ieri all’Ispettorato del lavoro, nel corso della quale l’azienda ha confermato di essere in difficoltò economiche. "I lavoratori sono anche loro molto preoccupati e in maniera convinta si è deciso di proseguire con una forma di mobilitazione - dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo -. Lunedì andranno in presidio presso la sede del'assessorato Infrastrutture. Chiediamo aiuto al governo regionale affinché intervenga e metta intorno a un tavolo Rfi e la Toto Costruzioni. Non abbiamo avuto elementi rassicuranti sul prosieguo dei lavori e sugli stipendi. E per questo chiediamo l’intervento della Regione”.

Fillea, Filca, Feneal ribadiscono che i lavoratori aspettano due mensilità: "Il contratto collettivo edilizio prevede il pagamento delle retribuzioni entro i 15 giorni del mese successivo. I lavoratori non hanno avuto pagato lo stipendio di gennaio e ormai hanno maturato anche quello di febbraio. Si tratta quindi di due mensilità. E fino a oggi non c’è stato nessun pagamento". 

"A seguito dell’assemblea odierna - proseguono Ceraulo, Danese e De Vardo - ci è stato comunicato da qualche lavoratore che in cantiere era presente la proprietà. Ci ha stupito che nessuno abbia chiesto di interloquire con noi".

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