Viale Regione e via Montepellegrino verso la riapertura al traffico: il Ponte Corleone resta un'incognita
A maggio dovrebbero terminare i lavori al canale Mortillaro (all'altezza di Lidl), ad aprile quelli al canale Passo di Rigano (di fronte allo scaro). Entrambi sono durati più del previsto a causa di vari intoppi. Per il ponte sulla circonvallazione non ci sono tempi certi
Ancora altri due mesi di lavoro e poi la carreggiata centrale di viale Regione Siciliana, all'altezza di Lidl, sarà riaperta. La data da segnare sul calendario è la prima settimana di maggio. A inizio aprile invece verrà liberato il cantiere di via Montepellegrino, di fronte al mercato ortofrutticolo.
I lavori sui due canali di maltempo, il Mortillaro (in viale Regione) e il Passo di Rigano (in via Montepellegrino) sono durati più del previsto. Nel primo caso perché è stato riscontrato un cedimento (di circa un metro e mezzo) del canale Passo di Rigano nel punto in cui si unisce al Mortillaro. Intervento che spetterebbe alla Regione e per il quale comunque non c'erano somme disponibili. Si è così deciso di ripristinare il manto stradale nelle more che la Regione trovi i fondi. In via Montepellegrino invece i lavori si sono protratti a causa di alcuni cavi ad alta tensione che dovevano prima essere spostati.
Adesso il Comune è pronto a riaprire le due strade al traffico, abbastanza appesantito dal restringimento di carreggiata sul Ponte Corleone. Tema quest'ultimo al centro della seduta odierna del Consiglio comunale, stavolta alla presenza non solo dell'assessore ai Lavori pubblici ma anche dei tecnici. A cominciare dal capo area Dario Di Gangi. Sui lavori non ci sono tempi certi. "Innanzitutto il Comune dovrà intervenire sulle ringhiere e nei punti in cui si infiltra l'acqua - spiega Ugo Forello (gruppo Oso) -. Il punto è che non si sa quando. Per la messa in sicurezza definitiva si dovrà accertare quanto il ponte è 'malato', ciò implica prima delle indagini e carottaggi. Ebbene per questi lavori non c'è né un progetto né i fondi, mentre è paradossale che si sia affidato l'incarico per il progetto del raddoppio".
Incarico affidato coi fondi del Patto per Palermo, che se non fossero stati spesi sarebbero stati revocati. Per l'altra consigliera di Oso, Giulia Argiroffi, però "ciò che emerge dalle carte e da quanto detto in Aula dai tecnici è che l'interesse dell'amministrazione era quello di dare l'incarico di progettazione. E le altre opere prioritarie?".
"Non c'è nessuna soluzione all'orizzonte - incalza Mimmo Russo (Fratelli d'Italia) -. Chi si assumerà la responsabilità di autorizzare il transito al 100% in queste condizioni? Rimarremo prigionieri del traffico, così come siamo stati prigionieri di Orlando e della sua Giunta".