rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori regionali trasferiti alle dighe, i sindacati insorgono: "Iter poco trasparente"

I lavoratori si occuperanno della sorveglianza. I nomi dei primi 27 ci sono già. Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl non ci stanno: "Quali criteri sono stati utilizzati per sceglierli? Non risultano graduatorie. Procedure a rischio illegittimità, vanno fermate"

Scattano i trasferimenti alle dighe dei primi 27 dipendenti regionali: si occuperanno della guardiania. I sindacati autonomi insorgono: "Individuati senza criteri trasparenti, senza graduatorie, in una maniera che rischia di essere fortemente discrezionale". Da qui la richiesta di Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl di convocare un tavolo “al fine di definire una trasparente e logica assegnazione del personale”.

I sindacati autonomi spiegano di essere venuti a conoscenza di un elenco di personale da trasferire costituito da 12 dipendenti che hanno aderito volontariamente, sei segnalati da dipartimento Lavoro e nove dal dipartimento Infrastrutture. “Abbiamo chiesto ai dipartimenti cedenti e alla Funzione pubblica – scrivono gli autonomi - quali siano i criteri adottati per la segnalazione del personale da trasferire e se tali criteri siano stati concordati e applicati in modo omogeneo nei dipartimenti, o come temiamo senza alcun criterio. E non avendo certezza del percorso seguito nutriamo dubbi sulla legittimità di tale individuazione del personale. Per altro non ci risulta alcuna graduatoria del personale interessato che possa chiarire il metodo adottato nella scelta, lasciando così forti rischi di discrezionalità”.

Dalla scorsa estate l'amministrazione cerca circa 150 dipendenti da trasferire. I sindacati ricordano di essere sempre stati “contrari a trasferimenti selvaggi, denunciando il percorso dell’amministrazione regionale sin dalla circolare Pistorio, sui trasferimenti senza una serie e attenta analisi dei fabbisogni e del possibile utilizzo per categoria e uffici di appartenenza”. Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl chiedono quindi “una verifica delle graduatorie e la loro aderenza alle circolari assessoriali. Sul personale trasferito – dicono - avremmo auspicato prioritariamente l’utilizzo del personale Resais ed Esa. Chiediamo un chiarimento sul ruolo e sulle funzioni che detto personale andrebbe a svolgere, se sono previste visite mediche per attestare l’idoneità a svolgere le funzioni previste e corsi di formazione per un corretto svolgimento del lavoro”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lavoratori regionali trasferiti alle dighe, i sindacati insorgono: "Iter poco trasparente"

PalermoToday è in caricamento