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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Cavour

"Sicurezza, assunzioni e contratti": la protesta dei lavoratori della pubblica amministrazione

I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa lanciano l'appuntamento di domani, mercoledì 9 dicembre, con un sit in davanti alla sede della Prefettura. "Pubblica amministrazione fortemente provata dalla gestione delle terribile emergenza sanitaria". Forestali in piazza davanti alla Regione

Chiedono più sicurezza, assunzioni e contratti per rinnovare la pubblica amministrazione, "fortemente provata - sostengono i sindacati - dalla gestione della terribile emergenza sanitaria che il Paese sta vivendo". Sciopero nel settore del pubblico impiego domani in tutte le province della Sicilia. "Coinvolti ben 100 mila lavoratori", si legge in una nota congiunta firmata dalle organizzazioni Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa che lanciano fra gli altri l'appuntamento di mercoledì 9 dicembre davanti alla sede della Prefettura, in via Cavour, dalle 10 alle 13.

Oltre al sit in che riguarderà Palermo e il resto della Sicilia, anche i lavoratori che resteranno in ufficio potranno contribuire alla protesta. "Lo sciopero nazionale dei comparti e delle aree pubbliche di sanità, trasporti, funzioni centrali e funzioni locali - si conclude la nota - coinvolgerà anche i lavoratori che non potranno scendere in piazza: negli uffici, durante i turni di lavoro, tutti coloro i quali vorranno segnalare la loro adesione alla protesta potranno indossare uno degli adesivi forniti dai sindacati dellafunzione pubblica. I servizi essenziali saranno garantiti".

Forestali davanti a Palazzo d'Orleans

Protestano anche i forestali con un presidio, domani, davanti alla sede della presidenza della Regione per chiedere una riforma del settore, scrivono i sindacati, che qualifichi e metta in sicurezza il loro lavoro. "Sveglia Regione: il tempo è scaduto", è il messaggio che Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil mandano a palazzo D’Orleans con questa iniziativa organizzata anche per chiedere lo stop immediato al prelievo forzoso degli arretrati contrattuali, iniziato  sulle buste paga di ottobre dei forestali e il pagamento delle mensilità arretrate.

"E’ ingiusto il prelievo - dicono i segretari regionali Pierluigi Manca (Fai), Tonino Russo ( Flai) e Nino Marino (Uila) e incredibile che in questo periodo 
di crisi ci siano forestali che non prendono lo stipendio da settembre. E’ anche assurdo che ogni anno ci si trovi alle prese con problemi che potrebbero essere risolti una volta per tutte con una riforma del settore che rivendichiamo da tempo avendo dal governo solo annunci e finora nessuna proposta concreta".

I sindacati chiedono anche il recupero delle giornate perse da chi ha contratto il Covid-19. Nell’idea di Fai, Flai e Uila siciliane, c’è una riforma che renda più efficaci la tutela e il rilancio dei boschi e le attività di messa in sicurezza del territorio, una riforma che valorizzi il ruolo dei lavoratori forestali. "Abbiamo in più occasioni presentato le nostre proposte - affermano i segretari dei tre sindacati - abbiamo svolto molte  iniziative di protesta e incontri ma da parte della regione registriamo il silenzio assoluto in un anno peraltro difficile in cui risulta pure carente la gestione ordinaria. Per questo il 9 saremo in piazza".

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