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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aeroporto: lavoratori tra orari spezzati, cassa integrazione e le speranze di un full time

Diverse le rivendicazioni avanzate dai dipendenti di Gh, Gesap e Aviapartner tramite i sindacati Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Ta

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Presso la sede della Uil Trasporti Sicilia, si sono incontrati i segretari regionali di Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Ta, con i loro rispettivi coordinatori aeroportuali e Rsa per affrontare diverse tematiche attualmente in essere presso l’aereoporto di Palermo. Durante l’intersindacale è stata affermata la necessità di ridiscutere con le aziende Gh, Gesap ed Aviapartner la condizione dei lavoratori relativamente a vari aspetti (ferie, cassa integrazione, premi di rendimento, trasporto dei lavoratori, parcheggio) in quanto sono stati loro in prima fila durante l’emergenza Covid-19 e sono stati loro a permettere all’aerostazione palermitana di ottenere il premio come miglior scalo in Europa nell’ambito "Best Airport Awards".

Da premettere che già in una precedente intersindacale, le segreterie regionali hanno diffidato la società Aviapartner dall’utilizzo dell’orario spezzato e chiesto a Gesap un incontro, ancora oggi mai avvenuto. Addirittura l’azienda Aviapartner a seguito della diffida, ha messo in pratica un sistema poco ortodosso e fuori da ogni logica; utilizzando le ore di cassa integrazione in mezzo alle ore di lavoro, costringendo così i lavoratori a rimanere in aerostazione in media per circa 6 ore senza poter usufruire del buono pasto. I segretari hanno preso atto che i lavoratori sono stanchi di dover essere sempre l’anello debole della situazione.

Alcuni lavoratori Aviapartner e Gesap sono ancora in cassa integrazione a zero ore pagando a caro prezzo, da circa 2 anni, lo scoppio della pandemia. Infine rimane ancora bloccata la questione che riguarda un gran numero di lavoratori Pt in seno a Gh Palermo che aspettano da anni il passaggio ad un contratto full time. Rimane attuale la situazione del buco contributivo relativo alla previdenza complementare, della quale le quote sono trattenute ai lavoratori e non versate da circa 30 mesi.

Le segreterie regionali Fit Cgl, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Ta, hanno deciso di comune accordo, di riprendere le trattative con le aziende impegnate sullo scalo di Palermo a tavoli separati, in quanto firmatari di contratto collettivo nazionale del lavoro per ridare speranza e fiducia a tutti i lavoratori dello scalo, rimasti delusi dall’operato di alcuni sindacati autonomi.

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