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Cronaca

L’app per il trasporto pubblico a una società estera: “Talenti siciliani ancora ignorati”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Sarebbero potuti essere dei giovani siciliani a gestire un'app ufficiale dell'Amat, avvalendosi degli open data accessibili a tutti e, in quanto “open”, sempre gratuiti. “Invece, per l'ennesima volta, ad essere agevolate sono le menti e le professionalità non siciliane e, proprio in questo caso, neppure italiane”. Questo il commento di Agostino Messana e Pietro Albano, ideatori e creatori di Bus Palermo, applicazione che nel 2014 si è aggiudicata il premio come Migliore Applicazione Cultura / Turismo e Tempo Libero partecipando al concorso indetto dal Comune “ApPalermo a Palermo Open Data Contest”.

Nonostante il risultato ottenuto creando un'app in quattro lingue che guida i cittadini tra le varie fermate e linee Amat, nonostante l'invito ad una cerimonia di premiazione a cui sarebbero stati presenti il Sindaco Leoluca Orlando, l'Assessore alla Mobilità Giusto Catania e i vincitori del concorso (https://www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=1&id=6518), la consegna del riconoscimento non è mai avvenuta, come non è mai stato versato il premio monetario (3 mila euro) che spettava come riconoscimento economico ai giovani ideatori.

“E dopo mesi di attesa, abbiamo letto su diverse testate giornalistiche che è stato siglato un accordo tra il Comune, l'Amat e Moovit. Con la stipula di questo documento l'azienda di trasporti cittadini fornisce in open data le informazioni sulla mobilità che andranno a confluire con quelle dell'app, un'azienda estera e diffusa in 600 città. Dietro il progetto, però, non lavora nessun italiano o palermitano. Vorremmo quindi capire perché si è scelto, ancora una volta, di non supportare le capacità dei giovani che, invece di emigrare, scelgono di restare e di fare qualcosa di utile per il proprio paese. Ma ci chiediamo anche che senso abbia siglare un accordo per la concessione di dati che per definizione (open) sono da considerarsi pubblici e accessibili gratuitamente. Considerando che Moovit, per la struttura, non può essere l’App ufficiale dell’Amat”.

Bus Palermo, creazione al 100 per cento locale, avrebbe potuto essere l’App ufficiale dell’Amat invece si é preferito puntare su un’applicazione standardizzata, uguale per tutti gli altri paesi del mondo mentre i due giovani ideatori tentano ancora adesso di emergere sostenendo la propria attività con fondi personali. “Inoltre distribuiamo nei Centri Informazione Turistica (a titolo gratuito) volantini informativi tradotti in 4 lingue diverse con le istruzioni per scaricare la App, così da rendere tutto più semplice ai numerosi turisti di Palermo che ogni giorno raggiungono il capoluogo siciliano”.
Sforzi che pare essere del tutto ignorati. Il Comune sceglie i colossi internazionali.

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