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Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Marina

Università, boom di iscrizioni: Beni culturali e Lingue conquistano le matricole

Dopo dieci anni di calo costante, tornano ad aumentare gli iscritti all'ateneo. Già 8.005 le immatricolazioni. Riaperte le graduatorie. Il rettore Micari: "E' in atto una riscoperta del territorio e delle sue ricchezze"

La cultura ricomincia ad attrarre i giovani. Lo dicono i dati degli iscritti all'Università che segnano un'inversione di tendenza. Dopo dieci anni di calo costante (dal 2007/2008/ al 2015/2016 si era passati da poco più di 13 mila a meno di 8 mila), le immatricolazioni nel 2016/2017 tornano a crescere raggiungendo quota 8.005 (+ 4%, il dato parziale).

Le iscrizioni sono state riaperte per riempire i posti rimasti vacanti. Per chi volesse c'è tempo fino a domenica. Al momento sono 1.525 le nuove istanze d'immatricolazioni presentate. "Nonostante siano diversi i corsi già saturi - spiega il rettore Fabrizio Micari -, in altri ci sono ancora molti posti liberi. Quindi abbiamo fatto la campagna per riempirli".

L'anno peggiore in termini di iscritti è stato il 2015/2016, con settemila e 700 domande presentate. "Adesso stiamo registrando un'inversione di tendenza - prosegue Micari -. Dodicimila i potenziali studenti che hanno partecipato ai test (7.500 donne e 4.500 uomini). Poteva non significare niente. Invece, alla chiusura delle iscrizioni abbiamo questo dato: 8.005 (superiore del 4% rispetto all'anno precedente) quindi è già un risultato importante. Più 10%, ovvero 8.400 iscritti circa, è l'obiettivo che vorremmo e che pensiamo di raggiungere quest'anno".

I CORSI - Pochissimi i posti rimasti al momenti vacanti nei corsi della facoltà di Ingegneria. In particolare crescono gli iscritti al corso di Ingegneria civile ed edile, a numero aperto, che raggiungono quota 150 (+35% rispetto all'anno precedente). Tiene anche Economia. Segnali positivi per la facoltà di Lettere dove le iscrizioni sono cresciute del 15%. In particolare, si segnala un'impennata dei Beni culturali, a numero aperto (+180% di iscritti), bene anche Lingue e Lettarature (+49%) e Studi Filosofici e Storici (+31%). Anche il Dams con i suoi 101 iscritti è un buon risultato. Variazione minimale nelle facoltà scientifiche: + 2%. Però fisica, matematica e chimica (a numero aperto) stanno crescendo. Dato importante anche da un punto di vista occupazionale perchè, secondo il rettore, celerebbe una grande verità: "Non c'è solo l'insegnamento come sbocco". Architettura ha qualche difficoltà perchè "si costruisce poco". Però nonostante questo cresce la politecnica. Male Scienze giuridiche, "probabilmente il dato è legato ai pochi concorsi", e Scienze della Comunicazione. 

"Il boom dei beni culturali vuol dire che stiamo capendo che dobbiamo puntare sulle nostre ricchezze - commenta Micari -. C'è una riscoperta del territorio e della cultura. Noi in primis ci stiamo puntando molto, facendo tante mostre. La prossima all'Albergo dei poveri sarà inaugurata giorno 26. Con la cultura si mangia eccome". Secondo il rettore anche il boom di Lingue indica "la riscoperta del turismo".

Lo Steri-2I MOTIVI DI QUESTO SUCCESSO - Come siamo arrivati a questi numeri? L'Università ha lavorato sull'offerta formativa introducendo dei corsi di laurea legati al territorio come quello in Scienze e tecnologie agroalimentari (129 iscritti), ha alzato il numero di posti a disposizione in alcuni corsi a numero chiuso e ha aperto corsi ai quali fino all'anno scorso si accedeva solo dopo aver superato il test d'ingresso. "Abbiamo lavorato molto sul fronte della tassazione - aggiunge il rettore -, si è cercato di allargare la fascia di chi non paga. Sono state introdotte agevolazioni per le famiglie numerose attraverso l'abbattimento dell'Isee) e per chi vive fuori dalla provincia. Agevolazioni anche per chi si è diplomato con voti molto alti. Dimezzato il contributo di ateneo a chi si è laureato alla triennale qui e si iscrive alla magistrale sempre qui (da 105 in su)". L'Università ha lavorato anche sul fronte dei servizi agli studenti. "Il portale con lo speciale immatricolazioni è stato importante - prosegue Micari - perché ha reso facile le iscriversi. Abbiamo mandato sms agli studenti con le info sulle iscrizioni. Parallelamente abbiamo migliorato le biblioteche: ben tre sono aperte la sera fino alle 22. Abbiamo cercato di essere vicini ai ragazzi. C'è stato anche uno sforzo di fare comunicazione in questi mesi al fine di far sapere ai palermitani che l'Università vive la città e che studiare a Palermo è una buona possibilità perché possiamo dire di essere un'eccellenza". 

LE GRADUATORIE - Questa settimana si chiudono le istanze. Poi una commissione le valuterà, già da lunedì. Intorno al 22 verranno pubblicate le graduatorie definitive. In questo modo chi non è entrato potrà iscriversi, se vorrà, ad un corso a numero aperto. Le iscrizioni in quest'ultimo caso si chiuderanno il 26 ottobre. "A Biologia si sono liberati 60 posti (quelli che sono entrati in Medicina) e contiamo di riempirli perché abbiamo 200 ricevuto istanze - anticipa il rettore -. Non credo che riusciremo a riempire il corso di Scienze della Comunicazione per la Culture e le Arti (ci sono 160 posti). Vale lo stesso per Giurisprudenza".

BUONI PROPOSITI PER IL PROSSIMO ANNO ACCADEMICO - "Provvederemo a snellire ancora di più la macchina - spiega Giuseppe Lo Re, delegato ai servizi informatici dell'ateneo - I ragazzi che sono nati nel 2000 non leggono le email. Stiamo pensando a delle procedure quanto più automatiche possibile. Cercheremo di eliminare la carta. Aderiremo a Spid. Anticiperemo i test e li ridurremo. Quindi più corsi a numero aperto".

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