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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Iscrizione all’anagrafe per i migranti, Cgil e Fp chiedono una verifica sull’organigramma

I sindacati: "Trovare soluzioni alla carenza di personale per far funzionare il servizio per tutti i cittadini"

Quanti sono i dipendenti del Comune con i requisiti di ufficiale dell’anagrafe e quanti effettivamente svolgono quest’attività? E’la domanda che la Cgil Palermo e la Fp Cgil rivolgono al sindaco Roberto Lagalla e all’assessore ai Servizi demografici Dario Falzone, per prendere provvedimenti immediati contro le disfunzioni nel servizio di gestione dell’anagrafe comunale, denunciate in Prefettura il 16 febbraio scorso, alla riunione del comitato territoriale per l’immigrazione. Disservizi che penalizzano i migranti ma in generale tutti i cittadini. A quella riunione, l’assessore al Personale, Dario Falzone, ha dichiarato che, per mancanza di personale, è impossibile accogliere la proposta del sindacato di potenziare le postazioni decentrate nel territorio e di rafforzare il servizio dell’Anagrafe degli uffici di viale Lazio.

La Cgil Palermo ha chiesto di incrementare gli sportelli dedicati ai migranti anche nelle sedi decentrate, per evitare disparità di trattamento: un cittadino straniero a Palermo attende anche oltre un anno e mezzo per ottenere l’iscrizione anagrafica, che dà diritto alle cure sanitarie e al welfare. E ha a disposizione un solo sportello, quello di viale Lazio.

Nella sede del sindacato, in via Meli, 5, il giovedì pomeriggio, è attivo uno sportello specifico ed esclusivo per i migranti che raccoglie le istanze.  “Purtroppo dobbiamo constatare che l’attività delle organizzazioni sindacali e delle associazioni del Terzo Settore, nel venire incontro ai cittadini stranieri per la richiesta dell’iscrizione all’anagrafe, è vanificata dalle inefficienze e dai ritardi degli uffici comunali nel processare ed esitare le pratiche – dichiarano il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra e Lillo Sanfratello per la Fp Cgil Palermo -  Ciò continua a comportare la negazione di importanti diritti nei confronti dei cittadini. A riguardo, l’assessore ai Servizi demografici, nella riunione del comitato territoriale, non ha prospettato azioni amministrative e organizzative tali da far presupporre che nel breve termine il servizio possa avere dei miglioramenti”.

Da qui la richiesta della Cgil Palermo e della Fp Cgil Palermo di una verifica urgente sull’organigramma dei servizi del Comune di Palermo per comprovare l’effettiva carenza del personale. Per rimuovere gli ostacoli al funzionamento degli uffici dell’anagrafe, la Cgil propone anche alcune soluzioni. “La normativa che disciplina l’attività dei servizi anagrafici dei comuni dispone che il sindaco possa delegare a svolgere le attività di ufficiale dell’Anagrafe altri dipendenti, che possono essere formati secondo le indicazioni di legge – dicono Piastra e Sanfratello - In alternativa, vista la situazione straordinaria, il sindaco potrebbe delegare personale fuori ruolo. A nostro avviso, il sindaco potrebbe delegare, previo accordo con i sindaci della Provincia di Palermo, i dipendenti dei comuni che abbiano i requisiti previsti”.

“Di certo, la condizione di grave pregiudizio di diritti fondamentali delle cittadine e dei cittadini residenti nel Comune di Palermo - scrivono Cgil e Fp Cgil - impone all’amministrazione comunale di porre rimedio alle carenze amministrative e organizzative anche con provvedimenti straordinari”

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