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Cronaca

Ippodromo ancora chiuso, cresce la paura: "Cento posti di lavoro a rischio"

L'allarme della Cgil a distanza di due settimane dalla decisione del Ministero delle Politiche agricole: "Questo stop potrebbe mettere a rischio i livelli occupazionali e la sopravvivenza dell'impianto sportivo"

A distanza di due settimane dalla decisione del ministero delle Politiche Agricole e Forestali, l'ippodromo è ancora chiuso. E cresce di giorno in giorno la preoccupazione dei lavoratori. L'Slc Cgil ha inviato una lettera al prefetto chiedendo un incontro urgente e manifestando preoccupazione per la chiusura prolungata dell'impianto sportivo, che potrebbe compromettere il futuro di chi opera nella struttura.

Sono più di un centinaio i lavoratori coinvolti, tra sportellisti, amministrativi, addetti alla manutenzione del prato, tecnici e lavoratori dell’indotto. Lo scorso 8 marzo il ha predisposto la sospensione dell'attività a tempo indeterminato al fine di garantire la sicurezza e la regolarità delle corse da possibile infiltrazioni criminali.

“Il prolungarsi della chiusura dell'impianto potrebbe mettere a rischio i livelli occupazionali e la stessa sopravvivenza dell'impianto sportivo” - dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso -. Il perdurare dell'attuale situazione rischia di far perdere un ulteriore importante tassello nel settore dello sport e dello spettacolo alla città di Palermo. L''Ippodromo della Favorita è uno degli impianti storici nel mondo dell'Ippica e la Ires in questi mesi ha lavorato per il rilancio della società e della struttura". "Ci auspichiamo - conclude il segretario Slc Maurizio Rosso - che le attività riprendano regolarmente in tempi brevi, per non penalizzare lavoratori, addetti ai lavori e appassionati”. 

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