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Cronaca

"Palermo deve ricordare Giuni Russo", l'assessore apre all'idea di dedicarle il Palchetto della musica

Mario Zito, che ha la delega alla Cultura, sta valutando la proposta dell'associazione GiuniRussoArte, sostenuta da una petizione firmata da quasi 2 mila persone lanciata da PalermoToday. Un primo passo per intitolare all'artista, originaria del Borgo e scomparsa nel 2004, il monumento di piazza Castelnuovo dove da ragazzina si esibì per la prima volta

Un primo passo per intitolare il Palchetto della musica di piazza Castelnuovo a Giuni Russo c'è e a compierlo è l'assessore comunale alla Cultura, Mario Zito, che condivide l'iniziativa lanciata dall'associazione GiuniRussoArte, che tutela il nome, l'immagine e il patrimonio artistico della cantautrice palermitana scomparsa nel 2004, rilanciata a dicembre scorso con una petizione - firmata da quasi duemila persone - da PalermoToday.

"La nostra Giuni Russo - afferma Zito - merita di essere ricordata con tutti gli onori e autonomamente, perché si tratta di un'artista inarrivabile, figlia illustre di questa città. Valuterò la proposta e già domani stabiliremo come procedere per cercare di concretizzare l'iniziativa".

Una risposta che viene accolta dall'associazione GiuniRussoArte in senso positivo e con la speranza che finalmente un progetto che si trascina da troppi anni venga finalmente realizzato. Peraltro a settembre l'artista avrebbe compiuto 70 anni e sarebbe un'occasione importante per ricordarla ed omaggiarla degnamente.

Contestualmente, sull'onda emotiva suscitata dalla morte di Franco Battiato - strettamente legato a Giuni Russo, con cui collaborò intensamente - cinque consiglieri comunali, componenti della Commissione Cultura, hanno sottoposto all'assessore un'altra proposta, quella di intitolare ai due artisti tre navate di uno dei padiglioni dei Cantieri culturali alla Zisa: "Due artisti che si sono incrociati nel loro percorso e che certamente rappresentano uno straordinario patrimonio da custodire e celebrare", spiegano Francesco Bertolino, Cesare Mattaliano, Valentina Caputo, Valentina Chinnici e Viviana Lo Monaco. E aggiungono: "Dedicare a loro uno stesso spazio pensiamo possa essere un ricordo di due 'strade parallele' che continuano il loro viaggio insieme".

"Strade Parallele" è proprio un brano inciso da Giuni Russo e Franco Battiato nel 1994 e custodito nell'album "Se fossi più simpatica sarei meno antipatica". L'assessore Zito rimarca che "le due iniziative non sono in contrasto e non si escludono", ma ribadisce che "Giuni Russo deve essere ricordata nella sua autonomia".

Giuseppa Romeo, questo il nome all'anagrafe dell'artista, era figlia di un pescatore di Borgo Vecchio, penultima di dieci figli. Proprio al Palchetto della musica di piazza Castelnuovo si esibì per la prima volta appena tredicenne. Sempre giovanissima lasciò Palermo, senza mai rinnegare tuttavia la sua terra, ma anzi cantandola splendidamente. La città, però, in 17 anni non è riuscita a onorarne la memoria. Questo mentre Catania ha una via intitolata all'artista e Alghero (in omaggio al brano omonimo di Giuni Russo) le ha dedicato il suo lungomare. Un vuoto e un silenzio che pesano, quelli di Palermo, una ferita aperta e dolorosa anche per Maria Antonietta Sisini, produttrice e compagna di vita dell'artista, nonché sua erede universale.

Già nel 2008 l'associazione GiuniRussoArte, presieduta proprio da Maria Antonietta Sisini, aveva proposto di intitolare il Palchetto alla cantautrice, senza mai ottenere una risposta. Nel 2014 il Comune aveva deciso di intitolare a Giuni Russo uno slargo di Mondello, davanti a un depuratore dell'Amap. Un'idea che non era affatto piaciuta all'associazione, che riteneva (giustamente) che un'artista unica e straordinaria, che per prima ha mescolato generi musicali infrangendo ogni limite, meritasse qualcosa di più. Oggi quello slargo è intitolato a Margherita Hack.

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