Polizzi, spari contro l'insegna del feudo confiscato
Lo ha denunciato il segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo. Il bene è affidato, in vista della costituzione del Consorzio legalità e sviluppo delle Madonie, a tre cooperative: "Lavoro e non solo" di Corleone, "Placido Rizzotto" e "Pio La Torre" di Corleone
Il cartellone all'ingresso del vigneto del feudo Verbumcaudo, il terreno confiscato alla mafia a Polizzi Generosa e acquisito dalla Regione nel dicembre 2011, è stato sfregiato da una pallottola che ha bruciacchiato il logo della Repubblica italiana. Lo ha denunciato il segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo, a conclusione delle quattro tappe del viaggio del camper della legalità della Cgil in Sicilia.
Il bene è stato affidato, in vista della costituzione del Consorzio legalità e sviluppo delle Madonie, a tre cooperative: "Lavoro e non solo" di Corleone, "Placido Rizzotto" e "Pio La Torre" di Corleone.
"I lavoratori delle cooperative due giorni fa, accompagnando l'agronomo di un ente regionale a una visita del vigneto, hanno notato che il cartello che identifica il terreno come bene confiscato alla mafia era stato danneggiato, e bruciato, da una pallottola esplosa. Un colpo mirato, che ha centrato proprio lo stemma della Repubblica italiana. Abbiamo presentato la denuncia ai carabinieri. E oggi è stato accertato che si tratta di un colpo di fucile - dicono Campo e il responsabile della Camera del Lavoro di Corleone Dino Paternostro - . Non sappiamo se si tratta o meno di un atto intimidatorio, della goliardata di qualcuno, di un colpo partito dal fucile di un cacciatore o di un atto di stupidità. La Cgil non si lascia intimidire da questi atti. Saremo più che mai vigili". E' stata presentata formale denuncia.