Ottica Lipari, vetrina presa a mazzate: "Quarta intimidazione in un anno"
Le immagini della videosorveglianza hanno ripreso quella scena inquivocabile, avvenuta nel cuore della notte in via XX Settembre. Arriva un uomo a volto scoperto e danneggia il negozio. Il titolare a PalermoToday: "Non volevano entrare, è stato uno sfregio"
Gli hanno mandato un messaggio ben preciso, in una manciata di secondi, utilizzando semplicemente un martello, sbattendolo con freddezza contro la sua vetrina. Il destinatario è Gabriele Lipari, titolare dell’omonima ottica di via XX Settembre. Nella notte, intorno alle 4, un uomo a volto scoperto, ma con cappellino e cappuccio, si è fermato davanti al suo negozio e ha danneggiato il vetro esterno assestando due colpi decisi, quelli sufficienti a lanciare un avvertimento senza fare troppo rumore (GUARDA VIDEO). “E’ stato uno sfregio. Si vede chiaramente - spiega a PalermoToday l’imprenditore - che non avessero intenzione di entrare”.
Il gesto ripreso dalle telecamere sembra inequivocabile. “Nell’altra inquadratura si vede l’arrivo di due uomini a bordo di uno scooter. Il conducente - spiega Lipari - accosta con lo scooter, scende uno di loro con in mano un martello e con grande lucidità assesta due colpi sulla vetrina”. Quanto basta per mandare un messaggio senza infrangerla, costringendolo a “regalarsi” una vetrina nuova . A questi episodi, aggiunge l'imprenditore, non è mai seguita alcuna richiesta di soldi. Una volta avvisata la polizia dell’accaduto, alcuni agenti lo hanno raggiunto per farsi raccontare l’accaduto e per acquisire le immagini della videosorveglianza. Non appena sarà sporta denuncia saranno avviate ufficialmente le indagini.
L’ennesimo episodio, a un anno dagli ultimi tre avvenuti nel giro di appena venti giorni, ha convinto Lipari che qualcuno abbia intenzione di spaventarlo. Dopo aver appreso l'accaduto si è voluto sfogare sui social: “Una delle mie fortune più grandi è essere palermitano, e ogni giorno con tanta voglia di fare cerco di portare un piccolo valore aggiunto alla società in cui vivo. Voglio pubblicarlo mai per rabbia o per vittimismo - scrive a commento del video - ma per dirvi che nonostante i passi fatti in avanti, la strada è ancora lunga. Non guardiamo indietro ma avanti, cerchiamo insieme di cambiare. Ognuno di noi può dare il suo contributo cercando di essere un esempio per le persone che ha accanto”. Poi si congeda con un “Sicilia bedda”.
