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Cronaca Oreto-Stazione / Via Fichidindia

Brancaccio, intimidazione nel cantiere della nuova chiesa di Pino Puglisi

"I soliti noti" avrebbero danneggiato un escavatore mandando in frantumi un vetro, denuncia il presidente del centro intitolato al beato Puglisi, Maurizio Artale. Ma non si esclude al momento che possa essere stato un atto vandalico

Possibile intimidazioni nella nascente chiesa intitolata a don Pino Puglisi. Nel mirino la ditta che sta realizzando i lavori in via Fichi d’India, nel quartiere Brancaccio, dove è stato danneggiato un escavatore parcheggiato nel cantiere. A trovare l'amara sorpresa padre Maurizio Francoforte e i volontari che, infatti, passando lì davanti hanno trovato un vetro del mezzo in frantumi.

Potrebbe essersi trattato di un “semplice” atto vandalico, ma al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi. “Niente di nuovo sotto il sole - dice Maurizio Artale, presidente del centro dedicato Pino Puglisi - niente che ci possa preoccupare più di tanto, ma certamente un’ulteriore offesa alla memoria del beato Puglisi”. Un gesto inequivocabile, spiega Artale, i cui autori sarebbero i “soliti noti”. “Ancora a Brancaccio - prosegue - la gente mal sopporta tutto ciò che la fa guardare allo specchio mettendola dinanzi alla propria pavidità”.

I lavori sono poi cominciati appena una settimana fa, dopo numerose beghe burocratiche che avevano costretto a un lungo stop. La prima pietra era stata posata in via Fichi d’India nell’ottobre 2013, in una vasta area ceduta al Comune dopo la confisca alla mafia e immediatamente affidata in comodato d’uso per 99 anni dal Sindaco alla parrocchia di San Gaetano. L’atto è stato formalizzato nel maggio dell’anno successivo, con la firma di Orlando e del prefetto Giuseppe Caruso. 

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