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Cronaca

Intervento da record al Cervello: asportato d'urgenza raro tumore di 2 chili alla pleura

Una paziente di 70 anni è stata sottoposta a un'operazione per l'asportazione di una massa che occupava per intero la cavità pleurica destra con relativa compressione del polmone

Intervento da record al Cervello: asportato in urgenza un raro tumore "mesenchimale" (tumore fibroso solitario della pleura) nel torace di circa 2 chili. Una paziente di 70 anni è stata sottoposta a un'operazione d'urgenza per l'asportazione di un tumore del torace che occupava per intero la cavità pleurica destra con relativa compressione del polmone. "La paziente è giunta in grave insufficienza respiratoria da altro ospedale siciliano ed è stata trasferita in Rianimazione. Lo scorso mese è stata sottoposta all’intervento chirurgico che ha asportato per intero il tumore di oltre 30 centimetri e dal peso eccezionale di circa 2 chili dall’equipe della Chirurgia Toracica dell’azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello” di Palermo, diretta da Giuseppe Agneta (anche direttore dell’Unità Operativa complessa di Chirurgia Toracica), con la collaborazione dei dirigenti medici Fabio Lupo e Mariano Di Martino" fanno sapere dal Cervello. 

Un risultato frutto di una sinergia di squadra e che ha evidenziato ulteriormente - soprattutto nell’ambito di casistiche operatorie di altissima complessità, complicate come in questa circostanza da una delicata condizione cardio respiratoria della paziente - il ruolo fondamentale anche dei medici anestesisti-rianimatori. L’equipe anestesiologica in sala era costituita da Giovanni Milone e da giovani assistenti in formazione. L’immediato post operatorio è stato gestito dall’ Uoc di Rianimazione del presidio Villa Sofia (diretta da Paolino Savatteri) e un secondo step ha visto l’impegno dell’Uoc di Lungodegenza diretta da Isabella Nardi, che ha ultimato il percorso di recupero pieno delle funzioni metaboliche e motorie della paziente, garantendole una dimissione a 25 giorni dall’intervento con la ripresa di una piena autonomia.

"La patologia neoplastica - spiega Agneta - in oggetto ha un’incidenza inferiore al 2% delle patologie pleuriche ed è caratterizzata da un andamento subdolo poiché paucisintomatica. Viene, infatti, svelata generalmente quando comincia a causare disturbi di tipo respiratorio con affanno e facile affaticamento, ovvero dolore gravativo (nel linguaggio medico riferito a fenomeno morboso caratterizzato da un senso di peso doloroso) dell’emitorace interessato. Solo in pochissimi casi si apprezza con diagnosi precoce e spesso il riscontro è occasionale, ovvero connesso a indagini radiologiche eseguite per altre ragioni. Le dimensioni e il peso del caso trattato presentano un aspetto di eccezionale riscontro in senso assoluto e ancor più in senso relativo in relazione alle caratteristiche antropomorfiche della paziente: estremamente magra con un peso corporeo di circa 35 chili”.

“Oggi questa persona - conclude Agneta - è tornata alla sua vita, ma questo risultato evidenzia anche l’importanza di centri altamente qualificati e attrezzati con dotazioni chirurgiche adeguate e team multidisciplinari idonei al trattamento e alla gestione appropriata del management post-operatorio, che è delicatissimo soprattutto nelle prima fasi, almeno quanto lo è quello strettamente chirurgico di questi pazienti”. 

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