"Era il mio fidanzato a farmi prostituire": Naomi conferma accuse contro Nicolicchia
E' durato oltre sei ore l'interrogatorio, chiesto dalla difesa, della giovane. Ha raccontato le tecniche di reclutamento dei clienti, che avveniva anche tramite Facebook, e le pressioni psicologiche subite dall'ex fidanzato trentenne
Davanti al gip ha confermato tutte le accuse contro il suo ex fidanzato trentenne, raccontando come l’avesse convinta a continuare a prostituirsi con poliziotti e avvocati. E’ durato oltre sei ore l’interrogatorio della minorenne Naomi (così si faceva chiamare) costretta, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a vendere il proprio corpo a insospettabili professionisti grazie gli incontri organizzati dal suo ex, Dario Nicolicchia, finito in carcere con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile.
Durante l’incidente probatorio davanti al gip Lorenzo Matassa, chiesto dalla difesa dell’indagato, la ragazza ha ripercorso con la mente e riferito le tecniche di "reclutamento" dei clienti, contattati anche tramite un’apposita pagina Facebook. La giovane ha spiegato anche che tutte le volte in cui le era capitato di manifestare la volontà di smettere, Nicolicchia riusciva a farla desistere attraverso pressioni psicologiche, facendole credere di aver problemi economici e promettendole anche un viaggio all’estero.