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Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Marina

Chiedeva una "mancia" per certificati e carte d'identità, dipendente comunale sospeso per un anno

I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza del gip nei confronti di un 66enne che prestava servizio nella delegazione di piazza Marina. Avrebbe chiesto pochi spiccioli agli utenti, magari sprovvisti di prenotazione, per istruire le pratiche di sua competenza

Avrebbe chiesto piccole somme, a volte anche pochi euro, per fare il proprio lavoro. Ovvero, da dipendente pubblico in servizio presso la delegazione comunale di piazza Marina qual è, occuparsi di stati di nascita, certificati di residenza, duplicati delle carte d’identità e altro ancora. I carabinieri della stazione Centro hanno eseguito un'ordinanza di interdizione dal lavoro per la durata di un anno emessa dal gip nei confronti di R. D. L., 66 anni, accusato di aver intascato denaro per istruire le pratiche che gli competevano.

Le prime segnalazioni erano arrivate nel 2020. Per verificare l’ipotesi di reato i militari dell’Arma hanno piazzato alcune microspie all'interno della delegazione comunale di piazza Marina, riprendendo i momenti in cui l'indagato avrebbe chiesto e ottenuto denaro per consentire agli utenti sprovvisti di prenotazione (necessaria durante il periodo della pandemia) di presentare le loro istanze. Una scorciatoia che avrebbe consentito al dipendente pubblico, vista l’ingente mole di operazioni da effettuare quotidianamente, di arrotondare lo stipendio.

A fare scattare le indagini è stato un garante dei diritti umani del Comune che ha segnalato ai carabinieri quanto gli era stato riferito da alcuni stranieri in relazione alle richieste non dovute da parte dell'istruttore amministrativo. All’attività investigativa hanno collaborato anche i colleghi della stessa delegazione, alcuni dei quali avrebbero raccontato che il 66enne cercava sempre di lavorare da solo agli sportelli in maniera tale, con ogni probabilità, da potere stare lontano da occhi indiscreti.

"Il comportamento che avrebbe assunto il dipendente comunale nella delegazione di piazza Marina - spiega il sindaco Roberto Lagalla - nei confronti dei cittadini che richiedevano il rilascio di documenti e l’istruzione delle pratiche è deprecabile e da condannare fermamente. Un comportamento che, se provato, non è degno del ruolo che deve portare avanti ogni dipendente pubblico. Ringrazio i carabinieri che hanno condotto le indagini, ma tengo a sottolineare che tutto è partito dalla denuncia del Garante dei diritti umani del Comune, il quale ha riportato le segnalazioni ai carabinieri, grazie anche alla collaborazione degli altri dipendenti comunali della postazione decentrata. È anche al Garante e a questi dipendenti del Comune che rivolgo il mio ringraziamento perché sono rimasti fedeli al senso di legalità e responsabilità che ogni lavoratore di un ufficio pubblico deve assumere”.

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