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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Intercettazioni Tutino-Sampieri, si parla di nomine e non di sanità

Nelle conversazioni riportate dal Giornale di Sicilia tra l'ex primario di Villa Sofia e l'ex commissario dell'ospedale i due parlano dell'importanza delle Asp dove non ci sono "ruba galline ma ladri giusti". Tutino: "Mandato avanti allo sbaraglio per poi pagare il conto da solo"

Ha affidato a una lettera le proprie sensazioni e il proprio stato d’animo, difendendo la propria posizione dopo le infinite polemiche. "Sono stato mandato avanti allo sbaraglio ed a briglie sciolte per poi essere lasciato solo a pagare il conto". Uno sfogo affidato al suo legale Giovanna Livreri in cui il Matteo Tutino dice di “aver sempre seguito, nel suo incarico di primario del reparto di chirurgia plastica di Villa Sofia, le puntuali direttive che gli venivano impartite dal presidente ed anche dall’assessore alla Sanità". E in alcune intercettazioni saltate fuori i medici parlano di nomine svestendo il camice e indossando gli abiti dei politici.

Nella missiva il primario fa riferimento anche al progetto Diomede, “l’esempio più calzante a cui fu dato avvio da parte del presidente, di concerto con l'assessore, nominando un gruppo di esperti. Il nostro assistito ribadisce ancora una volta come la terribile e sconvolgente frase di cui alle intercettazioni pubblicate da L'Espresso, nel senso inquietante dato alla stessa, non esiste e non poteva esistere perché non è stata mai proferita". Tutino ricostruisce parte delle vicende che lo hanno portato nell’occhio del ciclone, dopo la pubblicazione da parte del settimanale d'inchiesta di un’intercettazione shock tra lui e il presidente della Regione Rosario Crocetta, smentita per due volte dalla Procura e confermata altrettante volte dal direttore del giornale.

Il medico personale di Crocetta, come riportato il Giornale di Sicilia, è stato intercettato durante una conversazione con l’ex commissario dell’ospedale di Villa Sofia, Giacomo Sampietri. Non parlano di assistenza e cura dei pazienti ma di voti. “E gioia mia - dice Sampieri a Tutino - di questo si tratta, le Asp sono molto più importanti delle aziende ospedaliere, Matteo, molto di più... Noi abbiamo la visione dell’azienda sanitaria, ma la manciugghia che c’è dentro le Asp è dieci volte superiore... qua abbiamo ruba galline, all’interno delle Asp ci sono i ladri giusti”. Al centro della discussione i nomi di Salvatore Brugaletta, attualmente a capo dell’Asp di Siracusa, Calogero Muscarnera, nominato a capo dell’Asp di Enna e poi revocato (per presunta mancanza di titoli) e Lucio Ficarra, attuale manager dell’Asp di Agrigento. Le intercettazioni dei carabinieri del Nas sono dell’ultima settimana di marzo del 2014, mentre le nomine risalgono al successivo mese di aprile.

Tornando alla lettera di Tutino viene fatto un cenno sul lavoro svolto a Villa Sofia. "Il progetto legalità Villa Sofia, varato nel luglio 2013 in cui si fece una riunione con assessore, presidente e partecipanti al progetto per iniziare a portare avanti l’expert group e durato fino al 2014, ne è l’esempio concreto. Purtroppo il nostro cliente - si legge - si accorge troppo tardi di essere stato mandato avanti allo sbaraglio e a briglie sciolte per poi essere lasciato solo a pagare il conto”. Per le “vittime” di questo presunto attacco mediatico, tirando le somme dopo le proprie personali considerazioni, si sarebbe trattato di una "invenzione frutto di dossieraggio per motivi politici".

E per questa ragione l’avvocato Livreri ha riportato le dichiarazioni del suo assistito, che “si dichiara molto addolorato per la sofferenza e l’imbarazzo incolpevolmente arrecato alla dottoressa Borsellino, anche perché, contrariamente a quanto affermano alcuni, il rapporto tra il dottore Tutino e l’assessore è sempre stato improntato a sincera e leale amicizia”. Tanto che, sempre secondo quanto riferito dall’avvocato, Matteo Tutino non avrebbe partecipato alla commemorazione di oggi. “Non può perché è ai domiciliari. Ma anche se fosse stato libero non l’avrebbe fatto per dignità. Si sente vittima di questa operazione e ha rispetto delle persone a cui ha involontariamente arrecato un dolore”.

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