Ingroia indagato per peculato: "Punito perché ho denunciato le malefatte dentro la società"
E' accusato di essersi autoliquidato indennità e rimborsi spese non dovuti quando era amministratore unico di Sicilia e-Servizi. Le indagini hanno portato al sequestro del suo conto professionale e della casa di campagna. L'ex pm ha convocato una conferenza stampa a Roma per difendersi
"L'indecente lapidazione mediatica" che lo vede protagonista secondo Antonio Ingroia "ha avuto inizio nel momento in cui ha denunciato le malefatte dentro la società che amministrava". L'ex pm, oggi avvocato, si difende così dalle accuse di essersi autoliquidato indennità e rimborsi spese non dovuti quando era amministratore unico di Sicilia e-Servizi e lo fa nel corso della conferenza stampa da lui convocata a Roma. Nei giorni scorsi la Procura ha sequestrato ad Ingroia, indagato per peculato, prima il conto corrente professionale e poi la casa di campagna a Calatafimi Segesta.
"Esprimo tutta la mia indignazione - continua l'ex pm - per un trattamento, da parte della Procura, che non è pari a quello riservato agli altri. Non capisco infatti per quale motivo gli amministratori che mi hanno proceduto, che sono quelli che hanno sperperato, sono stati risparmiati da qualsiasi indagine nonostante le mie denunce, mentre l'unico nei confronti del quale si sono aperti procedimenti penali è colui il quale ha denunciato quei fatti gravissimi. Cosa devo pensare allora? Che si vuole punire chi ha denunciato quei fatti? Che si vuole punire il sottoscritto perchè ha tagliato le spese di quella società? Perchè bisogna mantenere una sorta di omertà istituzionale? Mi rifiuto di credere che sia così, ma ho il dovere di dire la mia di fronte a questa massiccia disinformazione".
Nel corso della conferenza l'ex pm ha chiesto alla Procura di dissequestrare il suo conto bancario professionale, visto che la sua casa di campagna ha un valore sicuramente superiore a 150 mila euro. "Dimostrerò nelle sedi opportune - conclude Ingroia - la mia totale estraneità alle accuse che mi vengono rivolte", ribadendo un concetto già espresso nel video diffuso ieri per difendersi.