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Venerdì, 29 Marzo 2024
"Gomme Lisce": i retroscena

Posti per la figlia e i nipoti, penna e portafoglio griffati: "Ecco i regali per il direttore dell'Ast"

Ugo Fiduccia, finito ai domiciliari, avrebbe ottenuto vantaggi dalla "Officine del turismo", che avrebbe favorito anche durante la pandemia con guadagni extra per oltre mezzo milione a spese dei contribuenti e persino su un servizio disposto dal presidente Nello Musumeci. L'azienda avrebbe dovuto creare anche una compagnia aerea

La promessa di far assumere due nipoti e sua figlia, ma anche - molto più banalmente - una penna Montblanc "edizione limitata" e un portafoglio della stessa marca con incise le sue iniziali. E' questo che avrebbe ottenuto il direttore dell'Ast, Andrea Ugo Enrico Fiduccia (conosciuto come Ugo), finito stamattina ai domiciliari, in cambio dei suoi presunti favori alla Officine del turismo, azienda con la quale avrebbe persino voluto creare una nuova compagnia aerea, Ali di Sicilia. A rimetterci nelle varie operazioni scandagliate dalla guardia di finanza sarebbe stata sempre e solo l'Ast, ovvero la Regione e, dunque, i contribuenti.

La macchina con autista per il direttore

Dall'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis - in cui ci sono in tutto 16 indagati - viene fuori come Fiduccia avrebbe gestito l'azienda a totale partecipazione pubblica "in maniera privatistica", come scrive il gip Marco Gaeta. Tanto che la Procura gli contesta anche di aver utilizzato regolarmente una macchhina dell'Ast, con un autista, per fare avanti e indietro tra la sua abitazione di Marineo (o la sua residenza estiva di Campofelice di Roccella) e la sede di via Caduti Senza Croce. Avrebbe percorso mediamento oltre 200 chilometri al giorno, sempre a spese dell'Ast, ma per il giudice non si configurerebbe il reato di peculato.

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"L'asservimento" alla Officine del turismo

Secondo gli inquirenti, Fiduccia avrebbe "asservito la sua funzione" alla Officine del turismo, rappresentata da Orsola Porretto, dal marito Alberto Carrotta e da Massimo Albanese (solo gli ultimi due sono stati sottoposti ad una misura interdittiva), che nel 2017 si era aggiudicata - unica azienda a partecipare alla gara - il servizio di bigliettazione elettronica per 8 annni e per 3 milioni e 200 mila euro.

Le presunte irregolarità nella gara per la bigliettazione

Una delle varie gare che sarebbe stata, per la Finanza, aggiudicata illegittimamente: a Officine del turismo, infatti sarebbe mancato un requisito - quello di aver svolto attività di bigliettazione in precedenza - che però sarebbe stato attestato falsamente. Inoltre, l'azienda non avrebbe rispettato il contratto che prevedeva l'apertura di almeno mille punti vendita in Sicilia (erano appena 125) e gli orari per il funzionamento dell'assistenza clienti. Nessun controllo in merito a queste mancanze, sostiene la Procura, ma invece tutta una serie di benefici, in particolare degli incassi extra per 338.969,34 euro. Ovviamente - per gli inquirenti - grazie al benestare di Fiduccia, che avrebbe poi avuto il suo tornaconto in assunzioni, penna e portafoglio griffati.

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I vantaggi extra a spese dell'Ast

In pratica il servizio affidato a Officine del turismo avrebbe dovuto essere "chiavi in mano", ma alla fine tante spese sarebbero ricadute invece proprio sull'Ast. Ad esempio quelle bancarie legate ai pagamenti con Pos, l'acquisto di 650 dispositivi Pos per un valore 54.600 euro, 700 custodie in silicone per i Pos per 12.600 euro, 601 chiavette per l'accesso degli autisti alla cassaforte (7.512,50 euro), 49.109 euro di anticipazione sulle forniture (non previste dal contratto), una percentuale sui biglietti venduti attraverso "casse intelligenti" nelle 6 sedi dell'Ast (servizio che avrebbe dovuto essere affidato ad un istituto bancario e con una gara), un'altra percentuale sui biglietti acquistati attraverso i rivenditori, che l'azienda doveva coordinare.

"Questi si stanno facendo i bagni..."

Erano gli stessi dipendenti di Ast a sostenere che non vi fosse alcun controllo sull'operato di Officine del turismo: "Io manco l'ho mai vista una fattura" e un altro: "Guarda, spese allucinanti che non c'entra niente con l'introito, il ricavo dei biglietti, cioè non c'è controllo di niente". E ancora: "Questi si stanno facendo i bagni, fanno quello che vogliono, fatturano quello che vogliono, versano quello che vogliono".

Il servizio voluto da Musumeci e mai pagato

Un'altra spesa che era ricaduta sulle spalle dell'Ast sarebbe quella legata all'iniziativa del presidente della Regione, Nello Musumeci, per l'istituzione di un servizio di collegamento tra Milano, Roma e Napoli e la Sicilia durante le vacanze di Natale del 2019, riservato agli studenti. Biglietti a pochi euro per consentire a tutti di tornare a casa e fronteggiare il caro voli. L'Ast era stata incaricata di occuparsene e il servizio era stato affidato ad Officine del turismo, che aveva noleggiato 13 pullman con autista per 60 mila euro. Che, tuttavia, non sarebbero mai stati versati all'azienda partecipata dalla Regione. 

Il Covid e i servizi per oltre mezzo milione di euro

Con la prima ondata della pandemia, Carrotta era particolarmente preoccupato: "Questo mese faremo 300 euro di provvigioni e quindi siamo rovinati, come andremo avanti...", diceva infatti a Fiduccia il 20 aprile 2020, che replicava: "Non si preoccupi ca ca semu, ci aiuteremo ci mancherebbe altro". E, infatti, come sostengono gli investigatori, alla Officine del turismo sarebbero stati affidati diversi servizi legati all'emergenza sanitaria, con una spesa per l'Ast di oltre mezzo milione di euro. 

"Ave tre misi ca nu pigghiano nu centesimo..."

"Ave tre misi ca nu pigghiano nu centesimo", diceva Fiduccia, pronto a sostenere gli imprenditori, ai quali perlatro consigliava "di darsi da fare per cercare di truvari qualche attività". E così sarebbero saltate fuori 90 telecamere conta passeggeri per 36 mila euro, dei software per le prenotazioni per 20 mila euro, 8 tablet con termometro e riconoscimento per 11.200 euro, totem con termometro per 10 mila euro e 528 obliteratrici con termometro per 549.120 euro. Tutte forniture che, per l'accusa, sarebbero avvenute illegittimamente e che, peraltro, sarebbero state fatte con notevoli ritardi. 

L'affare della compagnia aerea mai decollata

Ad un certo punto l'Ast avrebbe dovuto costituire una nuova compagnia aerea proprio con il supporto di Carrotta, Albanese e Porretto, la Ali di Sicilia. Carrotta, che Fiduccia riteneva "uno di esperienza", è stato fondatore della SiFly, una delle prime low cost, fallita però nel 2001 dopo un incidente aereo avvenuto due anni prima. La gara avrebbe dovuto essere costruita su misura per la Officine del tursimo - dice la Procura - perché poi Fiduccia avrebbe ottenuto l'assunzione della figlia e di due nipoti, con uno stipendio mensile di 2 mila euro. Un business che in realtà era poi sfumato.

L'ostacolo della Regione

Nonostante i contatti con l'ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, le richieste di certificazione, addirittura le prime operazioni per stilare il bando, la Regione si era fermamente opposta all'iniziativa. Gli assessori regionali alle Infrastrutture e all'Economia, Marco Falcone e Gaetano Armao, avevano espresso pubblicamente il loro dissenso.

"Possiamo assumere persone..." 

Il 23 giugno 2020 Albanese parlava con Fiduccia dell'affare: "Abbiamo l'opportunità di poter assumere persone... inseriamo qualcuno che dice lei, qualcun altro lo inseriamo noi, qualcun altro lo inserisce il presidente (Tafuri, ndr)... Nessuno poi ci potrà dire niente". Fiduccia inizialmente sembrava esitare, ma poi: "In verità uno da richiedere ce l'ho per ora, un nipote acquisito che è menzu a strata" e "ora vediamo se può essere interessata mia figlia, laureanda in giurisprudenza" e "vediamo se riusciamo a mettere mio nipote".

"Mia figlia e mio nipote si possono inserire..."

Albanese sosteneva che "il settore della privacy si potrebbe inserire tranquillamente con giurisprudenza (riferendosi alla figlia di Fiduccia, ndr)... Non è che capita di nuovo, obiettivamente è una cosa un po' particolare" e Fiduccia: "Mia figlia e mio nipote questo acquisito possiamo inserire... Non l'ho inserito all'Ast perché onestamente, essendo mio nipote, e intanto chistu avi 35 anni ed avi tutti i vizi ra cucca, cazzi e mazzi... Per mia figghia u riscurso è diverso". Alla fine Fiduccia affermava che la compagnia si doveva fare: "S'ava partiri come Ast a prescindere e con persone capaci perché non c'è alcun rapporto di parentela quindi, avete esperienza nel settore...".

"Fate un elenco"

Il 14 luglio 2020, la guardia di finanza ha registrato un incontro tra Fiduccia, Albanese e Carrotta, in cui il primo chiedeva di predisporre "un elenco delle persone da inserire, con voi mi sento più tranquillo, a parte mio nipote... e poi volevo tentare di inserire... cominciare a pensare ai miei figli, mio figlio no perché vuole fare ricerca, ma mia figlia vuole fare l'avvocato, che cazzo avi a fari, io gli vorrei far fare l'avvocato tributarista".

Il portafoglio e la penna Montblanc

Ad un certo punto sarebbe entrata Porretto con una busta Montblanc e Fiduccia avrebbe preso il regalo e il bigliettino di auguri (il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno), ovvero una penna marca Montblanc "edizione speciale", come precisa Porretto, e un portafoglio della stessa marca con incise le iniziali di Fiduccia.

"Appena uscirà il nome di me figghia ci sarà l'attacco"

Il 20 luglio 2020 Fiduccia sosteneva che "appena uscirà il nome di me figghia vedrai che succederà, l'attacco, quindi dobbiamo inquadrarle in determinate figure che siano compatibili con questo tipo di attività" e aggiungeva che "ho notato che avete attenzionato pure il figlio del mio autista, è un picciotto serio, io ovviamente ho altre priorità, giusto!". Poi chiedeva, per evitare problemi con sua figlia: "Non si può assumere da un'altra parte? A fare qualsiasi cosa" e Carrotta: "Da un amico che ha un ufficio".

"L'assalto alla diligenza dei politici" e "i crismi della legalità"

Fiduccia sperava di fare i primi voli entro il 2020 non voleva "l'assalto alla diligenza da parte della politica che cercherà di piazzare" persone non gradite, come diceva. Cosa che sarebbe avvenuta all'Ast, come documentano altre intercettazioni. L'idea era di fare il bando con "tempi di pubblicazione anziché di 32 giorni ridotti al 50 per cento per 'sto fatto della pandemia", il periodo estivo "ci aiuta" e "magari molti non lo guardano". L'appalto doveva avvenire "nei crismi dell'ufficialità e della legalità" per evitare "qualche attacco", diceva ancora Fiduccia.

Un business sfumato e costato all'Ast 70 mila euro

Alla fine non se n'era fatto proprio nulla, ma l'operazione sarebbe comunque costata 70 mila euro all'Ast, di cui 15 mila per la ristrutturazione di locali da destinare alla nuova compagnia aerea, 34 mila per rilascio di certificazioni, oltre 4.500 versati ad un'azienda bulgara per dei corsi on line, olte mille per una consulenza ad un ingegnere, quasi 15 mila per l'acquisto di un pc e di 12 portatili Apple.

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